4 Aprile 2018

Discepoli di Emmaus. Luca 24,13 – 35. In Caravaggio. Analisi dell’opera. Religione e arte. Aprile 2020

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Caravaggio - Cena in Emmaus.jpg

Domande sul quadro di Caravaggio, la cena di Emmaus

1. Cosa è successo nella cena di Emmaus?
2. Quando i viandanti riconoscono la persona del Cristo?
3. Uno dei viandanti ha una conchiglia in petto cosa significa?
4. Cosa significa il cesto di frutta in cui c’è la mela marcia?
5. L’ombra del cesto a forma di pesce che simbolo rappresenta?

Video breve  CENA IN EMMAUS – CARAVAGGIO

La Cena in Emmaus è un dipinto a olio su tela (139×195 cm) di Caravaggio, databile al 1601-1602 e conservato nella National Gallery di Londra; stata riconosciuta come quella commissionata da Ciriaco Mattei nel 1601 e pagata 150 scudi il 7 gennaio 1602.

Nel 1606 Caravaggio dipinse una seconda versione del tema, oggi alla Pinacoteca di Brera, dal tono molto più sommesso.

Rappresenta il culmine dell’azione dell’episodio descritto nel Vangelo di Luca (24:13-32): due discepoli di Cristo, Cleofa a sinistra e l’altro a destra, riconoscono Cristo risorto, che si era presentato loro come un viandante e che avevano invitato a cena, nel momento in cui compie il gesto della benedizione del pane, alludendo così al sacramento dell’Eucarestia.

Caravaggio ritrae un Cristo all’apparenza non riconoscibile dallo spettatore tramite le fattezze (Cristo imberbe cioè senza barba), ma piuttosto guardandone e i gesti e lo svolgersi dell’avvenimento.

Nella Benedizione del pane c’è la rivelazione della misteriosa identità del viandante.

Lo spettatore è in primo piano.

Il discepolo sulla sinistra con le braccia determinano  la profondità dello spazio ma anche l’abbraccio del credente al suo Signore. Ha la conchiglia sul petto simbolo del pellegrino

Utilizzo colori e ombre per far esaltare il Cristo. L’ombra dell’oste crea l’aureala del Cristo.

Nel cesto di frutta c’è la mela marcia indica il realismo del peccato dell’uomo.

Da notare l’ombra del cesto a forma di pesce che è simbolo di Cristo

Discepoli di Emmaus. Luca 24,13 – 35

 

 

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Emmaus era una antica città della Palestina situata 11 chilometri a nord-ovest di Gerusalemme.

Due discepoli, sconsolati per quanto è appena accaduto a Gesù che essi credevano il Messia, incontrano sulla strada il Signore che spiega loro le Scritture. Un fuoco brucia nel loro cuore e riconoscono nel compagno di viaggio la persona di Gesù quando spezza il pane e lo offre loro. L’episodio dei discepoli di Emmaus rivela l’esperienza di tutti coloro che sono deboli nella fede, ma ai quali il Signore stesso va incontro per confermarli  con la  sua parola e la sua presenza.

 

Fu arsa da Publio Quintilio Varo, governatore della Siria, ma fu ricostruita e chiamata Nicopoli.

Incerta è la sua identificazione con l’omonimo villaggio, menzionato nel Vangelo di Luca (24,13 – 35), celebre per l’apparizione di Gesù a due dei suoi discepoli.

Giuseppe Flavio conferma la notizia di san Luca evangelista laddove, raccontando che l’imperatore Vespasiano vi aveva stabilito una colonia di 800 veterani licenziati dal suo esercito, dice: «Il luogo è chiamato Emmaus e dista da Gerusalemme sessanta stadii.» (Guerra giudaica 7:6,6)

 

Duccio da Buoninsegna. Gesù Risorto appare ai discepoli di Emmaus (particolare). Predelle della Maestà, Museo dell’Opera del Duomo. Siena

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Rembrandt (1648)

 

La cena di Emmaus di Rembrandt. Un evento miracoloso sottolineato ...

 

Paolo Veronese (ca 1550) Emmaus

 

Dipinti di Paolo Veronese - Wikiwand

Jacopo Pontormo (1525) Emmaus

TI ASPETTIAMO NELLA STANZA 61 – Firenze, Galleria Uffizi: Cena in ...

 

21 Marzo 2018

LA RELIGIONE ANTICHE. EGIZI, MAZDEISMO, GRECI, ETRUSCHI, ROMANI. Lezione 2020

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 09:48

la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro). Mazdeismo, parsismo.

Religione Egiziana.

La religione dei greci, etruschi, romani.

Villa Giulia Roma VIDEO

 Museo etrusco di Villa Giulia. Roma.

Gli Etruschi erano politeisti. Alle divinità dedicarono numerosi templi, costruiti non solo nelle città, ma anche nei luoghi di passaggio, come porti e valichi. Nel tempio si recavano per pregare, offrire sacrifici alle divinità, conoscere il volere degli dèi.

La religione svolgeva un ruolo centrale nella vita di questo popolo. Secondo gli Etruschi, infatti, gli dèi rivelavano agli uomini la propria volontà attraverso particolari segni.

Cosa significa politeismo?

COSA INTENDI PER TEMPIO?

I sacerdoti erano specializzati nell’interpretazione di tali segni: gli àuguri erano i sacerdoti che conoscevano il significato del volo degli uccelli.

Gli aruspici, invece, sapevano leggere le viscere degli animali sacrificati; inoltre i sacerdoti etruschi erano abilissimi (e per questo rinomati) nell’interpretazione dei fulmini.

Chi sono i sacerdoti?

Cos’è UN SACRIFICIO?

LE DIVINITA’

Gli dèi etruschi alle origini della civiltà erano semplici entità, spiriti privi di forma che si manifestavano occasionalmente. È solo con la fase orientalizzante che, sotto l’influsso culturale dei greci, le divinità etrusche assumono l’aspetto antropomorfo. I tre dèi più importanti sono: Tinia (che corrisponde a Zeus), la sua sposa Uni (Era) e loro figlia Menrva (Atena). Altri dèi importanti sono: Turms(Ermes), Fufluns (Dioniso) e Voltumna. Oltre agli dèi esistevano anche i demoni, che secondo la credenza etrusca si incontravano dopo la morte.  Una dea amichevole è invece Vanth.

COSA SIGNIFICA DIVINITA ANTROPOMORFE?

LA DIVINAZIONE

Nella cultura etrusca la divinazione occupava un ruolo fondamentale. Essa si basava sul concetto di predestinazione, secondo il quale la vita di ogni essere vivente sarebbe già stata scritta dagli dèi fin dalla nascita. L’arte divinatoria permetteva all’uomo etrusco di prevedere, attraverso lo studio di segni specifici, la volontà divina e quindi il proprio destino.

La divinazione etrusca si divide in due branche principali: l’aruspicina, ovverosia l’interpretazione della volontà divina attraverso lo studio delle viscere animali – e, più precisamente, fegato (epatoscopia) ed intestino (estispicio) – e la dottrina dei fulmini, ovvero l’interpretazione dei fulmini.

Che cos’è predestinazione?

Cos’è IL FATO O IL DESTINO?

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Cos’è LA TERRA COTTA?

SAI DIERMI Cos’è IL MARMO?

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COSA INTENDI PER NECROPOLI?

COSA INTENDI PER CULTO DEI MORTI?

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RELIGIONE DEI GRECI

Religione dell’Antica Grecia e Divinità greche. Gli antichi Greci erano politeisti, cioè adoravano molti dèi. Gli dèi greci erano concepiti come esseri simili agli uomini, ma a loro molto superiori per potenza e qualità fisiche: bellissimi, di forza immensa, straordinariamente grandi.

Per i Greci tutti gli dèi erano immortali ma, come i mortali, erano soggetti alle passioni e ai sentimenti. Intervenivano nelle vicende umane in base alle proprie simpatie e antipatie.

Il loro cibo era il nettare e la loro bevanda era l’ambrosia. Come gli uomini, anche gli dèi erano soggetti al destino, la Moira, che li guidava. Secondo gli antichi Greci, gli dèi vivevano sulla vetta dell’Olimpo, un alto massiccio montuoso della Grecia tra la Tessaglia e la Macedonia, coperta di nubi perenni.

Il pantheon dei Greci era molto affollato, ma gli dèi principali erano dodici, ognuno caratterizzato da una prerogativa dominante: Zeus, re degli dèi e garante dell’ordine del mondo; Era, sua sposa; Poseidone, signore del mare; Atena, dea della sapienza e protettrice delle attività artigianali; Apollo, dio solare che tutelava la musica e la poesia; Afrodite, dea dell’amore; Ares, signore delle battaglie; Artemide, dea dei boschi, della caccia e protettrice delle fanciulle; Demetra, signora delle messi e dei raccolti; Dioniso, dio del vino; Efesto, signore della tecnica; Ermes, dio messaggero.

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RELIGIONE ROMANA

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14 Marzo 2018

LA PASSIONE DI CRISTO. MEL GIBSON. LEZIONE MARZO 2018

Filed under: 2017-18 LEZIONI,LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 13:14

LA PASSIONE DI CRISTO. MEL GIBSON. passionelode
La passione di Cristo (The Passion of the Christ) è un film del 2004 scritto e diretto da Mel Gibson. Il film è stato interamente girato in Italia, tra Matera e Cinecittà ed è uscito nelle sale cinematografiche degli USA il 25 febbraio 2004 (Mercoledì delle Ceneri)

La vicenda si concentra sulle ultime ore di vita di Gesù Cristo, dall’arresto nell’Orto degli Ulivi, al processo sommario presso il Sinedrio e Ponzio Pilato, alla sua atroce flagellazione, fino alla morte in croce e alla risurrezione.

J.S. BACH, PASSIONE SECONDO GIOVANNI. ROMA 13 APRILE 2017

 

 

Il Getsemani (parola aramaica che significa frantoio)

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 12:34

Il Getsemani (parola aramaica che significa frantoio) è un piccolo oliveto poco fuori la città vecchia di Gerusalemme sul Monte degli Ulivi, nel quale Gesù Cristo, secondo i Vangeli, si ritirò dopo l’Ultima Cena prima di essere tradito da Giuda e arrestato.

Il luogo è noto anche come Orto degli ulivi.

 

Secondo quanto descritto dai Vangeli, Gesù, terminata la cena con i suoi apostoli, si avvia verso il monte degli Ulivi[1] e si ferma nel podere chiamato Getsemani:

« Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare. »   (Matteo 26,36)

In questo podere, mentre gli apostoli dormono, Gesù prega ed accetta la passione che ormai gli si prospetta davanti:

« Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà. »   (Matteo 26,42)

Poi arriva Giuda con una folla armata di spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti per arrestarlo; Giuda bacia Gesù, come segno convenzionale:

« Ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!.
E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: Amico, per questo sei qui! Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. »   (Matteo 26,47-50)

Nella tradizione cristiana

Agonia al Getsemani. Andrea Mantegna.
Il giardino del Getsèmani è stato sempre meta di pellegrinaggio da parte dei cristiani. È stato visitato nel 333 dall’anonimo di Bordeaux il quale lo descrive nel suo Itinerarium Burdigalense. Eusebio di Cesarea, nel suo Onomasticon, cita il luogo del Getsèmani “ai piedi del Monte degli Ulivi” ed aggiunge che “i fedeli sono soliti ad andare là a pregare”

Nel luogo del Monte degli Ulivi si sono susseguiti molteplici costruzioni di culto. La più antica fu una basilica bizantina del IV secolo, distrutta da un terremoto nel 746. Successivamente fu eretta una cappella durante le Crociate, abbandonata poi nel 1345. Il luogo fu poi acquisito da una comunità francescana nel 1681, che vi creò un giardino nel 1848. Sui resti delle due precedenti chiese oggi sorge la Chiesa di tutte le Nazioni, anche conosciuta come Basilica dell’Agonia (chiesa cattolica). Essa contiene quella che è ritenuta una parte della roccia dove Gesù pregò e sudò sangue prima di essere arrestato.

21 Febbraio 2018

LEZIONI 2018

Filed under: 2017-18 LEZIONI — giacomo.campanile @ 08:59

LA TRASFIGURAZIONE DI Gesù.

SIGNIFICATO DELLA QUARESIMA. LEZIONE MARZO 2018

Come Trovare un Fidanzato. Lezione febbraio 2018

MILANO- PAVIA E LA RELIGIONE. LEZIONE FEBBRAIO 2018

Come Lodare Dio (Cristianesimo). Lezione febbraio 2018

Amore, fidanzamento e matrimonio. Lezione febbraio 2018

QUIZ SULLA DROGA. LEZIONE FEBBRAIO 2018

All’interno del matrimonio “fare l’amore” è come pregare? LEZIONE GENNAIO 2018

Sant’ Antonio Abate 17 gennaio. Lezione

Battesimo di Gesù. Lezione gennaio 2018

SIGNIFICATO DELLA QUARESIMA DI GIOIA. LEZIONE MARZO 2018

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 08:42

QUARESIMALODE

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SIGNIFICATO DELLA QUARESIMA. LEZIONE MARZO 2018

Quaresima della gioia. 

QUARESIMA di PAPA FRANCESCO. 

20 Febbraio 2018

La festa di san Valentino. Come Trovare un Fidanzato. Lezione febbraio 2018

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 08:59

La festa di san Valentino. Come Trovare un Fidanzato. 

Aprimi sorella mia. Canto e video

LEZIONE VIDEO DI Giacomo Campanile

La festa di san Valentino è una ricorrenza dedicata agli innamorati, celebrata in gran parte del mondo (soprattutto in Europa, nelle Americhe e in Estremo Oriente) il 14 febbraio.

L’originale festività religiosa prende il nome dal santo e martire cristiano Valentino di Terni[1] e venne istituita nel 496 da papa Gelasio I, andando a sostituirsi alla precedente festa pagana dei lupercalia, presumibilmente anche con lo scopo di cristianizzare la festività romana.

Vuoi trovare a breve un fidanzato? Prega Sant’Antonio. Pare funzioni. Parola di Papa Bergoglio. Scherzi a parte pare sia un metodo valido ed efficace, almeno in Argentina, dove le ragazze in età da marito spesso si rivolgono a questo santo. Lo assicura il Papa.

Stare da soli non è mai bello. Non vorresti avere qualcuno che ti tenga per mano?  Se sei in cerca della tua anima gemella, ma non riesci a trovare la tua dolce metà, leggi quest’articolo per alcuni suggerimenti utili che ti aiuteranno a trovare il vero amore

Fai dei nuovi incontri. Prima di trovare un fidanzato, dovrai incontrare dei ragazzi. Puoi cercare di instaurare un rapporto sentimentale con un ragazzo che già conosci, oppure puoi provare a incontrare delle nuove persone.

  • Iscriviti a un club, un’associazione o fai delle attività di gruppo. Potresti praticare uno sport che ti piace, prendere delle lezioni di disegno o unirti a un gruppo di lettura della Bibbia, frequenta un coro o un incontro di preghiera. Così ti verrà facile fare conoscenza con dei ragazzi con i quali hai interessi in comune.

  • Frequenta delle discoteche (di sera o di pomeriggio, come preferisci) e cerca di fare amicizia con persone interessanti. Basta che stai attenta e usi un po’ di buon senso.

  • Trova un gruppo che ti piace su internet. Potrebbe trattarsi di un forum per fan di un telefilm o di un’attività che ti va a genio, o forse un videogioco per giocatori multipli che trovi divertente.

  • 1. Cerca di conoscerli meglio. Quando incontri qualcuno per la prima volta, cerca di approfondire un po’ la conoscenza con questa persona, prima di decidere se volerlo o meno come tuo prossimo ragazzo. Non devi giudicare gli altri dalle apparenze. Cerca di capire se il ragazzo soddisfi i requisiti minimi che ti aspetti da un possibile compagno.

    • È un tipo divertente? Intelligente? Gentile? Decidi che cosa è importante per te, e valuta i suoi pregi e i suoi difetti quando ci parli per la prima volta.

    • 3. Assicurati che non sia già impegnato. Se ha già una fidanzata, è meglio lasciar stare perché andando oltre, faresti soffrire un’altra persona. Non faresti un favore a lui né alla sua ragazza… e nemmeno a te stessa. Se fosse il tuo ragazzo, non vorresti che qualcun’altra cercasse di portartelo via, comportati quindi di conseguenza.

    • 4. Scopri quello che gli altri pensano di lui. Chiedi in giro per saperne di più sul tuo candidato. Se i suoi amici – e soprattutto le amiche – sembrano approvare l’idea che lui possa intraprendere una relazione, ciò sarebbe senz’altro un buon segno. Chiedi agli amici che avete in comune quello che pensano di lui e cerca di conoscere meglio i suoi amici e i suoi colleghi.

      Prendila con calma. Evita di far fretta al tuo nuovo amico, ma ricorda che se non gli piaci per come sei fatta, non vale la pena perdere del tempo cercando di piacergli. Cerca di trovare qualcun altro con cui fidanzarti. Non sperare che lui diventi il tuo ragazzo da un giorno all’altro – dagli del tempo perché impari a conoscerti. Uscite insieme e parlate, tanto per cominciare, e cerca di farlo più frequentemente con il passare del tempo. Rispetta il suo spazio. Di solito, se ci si trova bene insieme e ci si diverte, l’amicizia andrà a solidificarsi automaticamente e viene spontaneo voler trascorrere sempre più tempo insieme. Cerca di non sembrare una ragazza troppo disperata: non metterti a pensare al matrimonio una settimana dopo averlo conosciuto.

      Dimostragli che sei diversa. Basta che ti ricordi di essere te stessa quando parli con lui. Ciò è particolarmente importante se lui è il tipo di ragazzo che è abituato a farsi avvicinare dalle ragazze. È indispensabile che tu ti ponga in modo diverso dalle altre per riuscire a fare colpo. Non devi essere una delle tante, andando a confermare l’idea sbagliata che potrebbe essersi fatto sulle donne. In altre parole, non devi sembrare una che gli sta dando la caccia per via del suo aspetto fisico. Sii unica, divertente e affascinante! Questo significa che dovrai andarci piano e aspettare di averlo conosciuto bene

    • Si disponibile. Non chiuderti in te stessa e non essere scostante. Trova del tempo da dedicargli e fagli capire che sei disponibile a stare in sua compagnia. Sorridi e guardalo negli occhi. Non devi sembrare perfida, arrabbiata o asociale, altrimenti penserebbe che tu non sia ben disposta nei suoi confronti e finiresti con l’intimidirlo.

      • Invitalo a pranzare con te;

      • Sorridi e salutalo con la mano quando v’incrociate o lo noti mentre parla con i suoi amici;

      • Sii gentile anche con gli altri. Fagli capire che sei quel tipo di persona che è sempre disponibile ad ascoltare il prossimo. Sii gentile con tutti quelli che ti circondano, fai loro dei complimenti, non essere maleducata e dimostragli che non mordi.

      • Parla con lui. È importante interagire con lui. Parla con lui quando v’incontrate casualmente e cerca di trovare un motivo per parlarci più spesso. Più parlate, più diventerete intimi e questo è un ottimo modo per costruire un rapporto di amicizia che potrebbe trasformarsi in qualcosa di più.

      • Sii una buona amica. Quando avrete fatto amicizia, assicurati di essere una buona amica per lui. Sii solidale e divertente. Sii una persona che lui ammirerà e della quale potrà fidarsi. La maggior parte dei ragazzi vogliono al proprio fianco una ragazza con la quale hanno molto in comune, oltre all’esserne innamorati. Essere una sua amica intima renderà più facile per te interagire con lui e, per quanto lo riguarda, capirà che ha molto da guadagnare trascorrendo più tempo con te.

      • Cercate di conoscervi meglio. Cerca di conoscerlo come persona. Così facendo, scoprirai se è una persona per la quale val la pena provare dei sentimenti forti. Non deve piacerti tutto di lui, ma devi essere capace di accettare le differenze che ci sono tra di voi senza muovere delle critiche. Non puoi cambiare le persone, quindi è importante che lui ti piaccia così com’è.

        • Discutete di politica, religione, della vostra infanzia e della famiglia, così come pure della scuola e dei vostri sogni per il futuro. Scoprirai che tipo è come persona. Vedi, però, di stare attenta. Discutere in modo accesso su argomenti come la politica o la religione può infiammare gli animi. Fagli capire che sei interessata alla sua vita, ma non invadere la sua privacy.

        • Scopri che cosa avete in comune. È importante che vi piacciano le stesse cose (in modo da connettervi insieme) ma è altrettanto un’ottima cosa che vi siano delle differenze (in modo da sfidarvi a vicenda ad ampliare i vostri orizzonti). Parla con lui e scopri cosa avete in comune.

        • Scopri quali sono le sue intenzioni. Cerca di capire se è ben disposto in generale a intraprendere un rapporto. Forse ha già puntato qualcuna, oppure si è appena lasciato in malo modo e non è pronto per frequentare altre persone. Devi rispettare sia lui, sia i suoi sentimenti e la sua situazione attuale. Non essere troppo invadente se al momento non è in vena di una relazione.

        • Fagli dare il meglio di sé. Tutti vorremmo avere a fianco una persona che ci renda migliori. Questo ci fa sentire bene con noi stessi e ci rassicura sul fatto che possiamo essere delle brave persone, se lo vogliamo. Trasforma questo ragazzo nella migliore versione di se stesso, incoraggiandolo a fare le cose che ama e dandogli lo spazio per farle.

          • Ricorda: non essere condiscendente, non dargli consigli o aiuto indesiderati, e non cercare di cambiarlo in quello che tu vorresti che fosse. Aiutarlo a essere la versione migliore di se stesso significa incoraggiarlo a realizzare i suoi sogni, non trasformarlo nel tuo ragazzo ideale.

          • Dagli il buon esempio per aiutarlo a migliorare. Non criticarlo duramente, quando fa qualcosa di sbagliato. Questo lo farà sentire in modo orribile e inizierà a trovarsi a disagio quando sta in tua compagnia. Quello che dovresti fare, quando fa qualcosa che non ti va a genio, è dare il buon esempio per mostrargli come si dovrebbe comportare. Sicuramente hai il diritto di fargli presente che un suo comportamento particolare non ti è gradito, ma non essere cattiva e non cercare di controllarlo, ma aiutalo a cercare un modo per cambiare positivamente.

          • Cerca sempre di dare il meglio di te stessa. Mostragli che riesci a dare il meglio di te quando sei accanto a lui. Provagli che lui riesce a renderti una persona migliore. Nello stesso modo in cui tu desideri che lui dia il meglio di sé quando sta con te, anche lui desidera la stessa cosa per te. Insegui i tuoi sogni e pratica le attività che ti appagano, includendo anche lui in questa parte della tua vita. Chiedigli dei consigli per aiutarti a cambiare le cose di te stessa che non ti piacciono.

          • Mostrati indipendente. Dai prova della tua indipendenza, psicologica e fisica. Non hai bisogno che lui faccia le cose al tuo posto (anche se farlo sentire utile, qualche volta, non fa di certo male) e che sei in grado di pensare con la tua testa. Così facendo, rafforzi l’immagine che lui ha di te come persona pienamente sviluppata e interessante. Vuole una fidanzata, non una bambola gonfiabile.

          • Non temere di essere completamente onesta circa le tue simpatie e antipatie. Cerca di avere sempre una tua opinione e di non essere sempre d’accordo con lui.

            Sii te stessa. Altrimenti come faresti a capire se gli piaci per come sei fatta per davvero? Se fingi di essere quella che non sei, finirai per sentirti a disagio ogni volta che ti ritroverai in sua compagnia, e questa è l’ultima cosa che dovresti volere. Sentendoti a disagio in sua compagnia, ti sarebbe difficile instaurare un dialogo con lui e, se non riuscite a comunicare, sarà molto difficile far proseguire la relazione.

            Non avere paura di fare la prima mossa. Se trovi un ragazzo con cui hai molto in comune, non aspettare che sia lui a chiederti di uscire. Se temi di non piacergli e hai paura a chiederglielo, fatti coraggio e fallo comunque. Può essere difficile, ma non ti farà male e hai solo da guadagnarci, in fin dei conti.

            • Lui potrebbe essere timido, quindi potrebbe non voler rischiare un rifiuto chiedendoti di uscire, poiché ti ritiene fuori dalla sua portata.

            • Sii una buona compagna. Cerca di farti una buona reputazione. Se si viene a sapere che sei una fidanzata esemplare, ti sarà più facile trovare un nuovo ragazzo in futuro. Sii divertente, attiva e solidale: una persona gradevole da avere nella propria vita.

12 Febbraio 2018

MILANO- PAVIA E LA RELIGIONE. LEZIONE FEBBRAIO 2018

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 09:25

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8 Febbraio 2018

Come Lodare Dio (Cristianesimo). Lezione febbraio 2018

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 14:51

Come Lodare Dio (Cristianesimo) Video

Scegli di ricevere la grazia del Signore e impara a lodare Dio. Devi capire che solo Dio può portare felicità, sicurezza e speranza nella tua vita. In questo articolo, trovi alcuni esempi pratici su come lodare Dio ai giorni nostri.

Immagine titolata Praise God (Christianity) Step 1

1. Come pregare

“Oh Dio mio, ti ringrazio di tutti i doni che hai portato nella mia vita dal giorno in cui sono nato fino a oggi. Signore, tu hai il potere di cambiare veramente la mia vita.” Prega Dio perché ti aiuti a sublimare le emozioni negative che provi, cioè: “Sento la tua forza scorrere dentro di me; aiutami a incanalare la mia rabbia (o collera) in azioni meritevoli e pacifiche che glorifichino la tua grandezza.”

Controlla la tua rabbia: “Ti lodo quando provo collera nei riguardi di [qualcosa di malvagio] perché tu possa aiutarmi ad esprimerla in modo costruttivo e con scopi e espressioni amorevoli. Non lascerò che si trasformi in odio o desiderio di vendetta.”

Immagine titolata Praise God (Christianity) Step 2

2 Rifletti sulla vita di Gesù:

“Esalto il tuo nome per esserti incarnato, per avere scelto di morire sulla croce per espiare i miei peccati e essere risorto permettendomi di condividere con te il dono della vita eterna.”

Immagine titolata Praise God (Christianity) Step 3

4. Inizia a invocare il nome di Dio:
“Tu sei onnipotente, mio Signore, padre mio!”
Immagine titolata Praise God (Christianity) Step 5

 

5. Ringrazialo:
“Ti ringrazio per tutte le cose (grandi e piccole) nella mia vita; Mi hai fatto questi doni per il mio bene.” Prova a dire alcune di queste lodi a voce alta.
  • “Ti ringrazio e ti rendo gloria, oh padre, mio Signore, per il dono e la bellezza del creato e per avermi fatto nascere a tua immagine e somiglianza.”

  • Usa il creato per lodare Dio, per esempio:

    “Il cielo e il mare rendono grazia al Signore – lodo Dio con tutto il mio corpo e la mia anima.”

     

  • 7. Accogli il Signore in te quando esprimi il tuo profondo amore nei suoi riguardi.
  • “Eppure tu sei il Santo, siedi circondato dalle lodi d’Israele.”Salmo22:3
  • Immagine titolata Praise God (Christianity) Step 8
  • 8. Aiuta i tuoi fratelli per lodare Dio come ci insegnò Gesù: ” Tutto quello che avete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”
  • 9. Pregare Dio seguendo la Sua volontà e lodarlo sono utili al fine di stabilire un rapporto con Lui.
  • Immagine titolata Praise God (Christianity) Step 10
  • 10.

    Tieni un diario dove prendere nota delle tue preghiere perché riceverai la grazia nel constatare i progressi che farai in tutti gli aspetti della tua vita pregando e lodando il Signore.

     

 

  •  

    11. Lodalo anche nei momenti più bui: “Ti lodo, Padre mio, perché so che sarai sempre lì per me, per aiutarmi e darmi pace e conforto. Il tuo piano per noi va oltre la mia comprensione e immaginazione. Lodare te e il tuo braccio che mi protegge mi dà sicurezza.”

     

 

Consigli

  • Loda Dio anche nei momenti difficili per trovare la pace e sentirti appagato.
  • Invece di vivere senza sperare nel futuro, illumina il presente degli altri nel nome di Gesù.
  • Quando ti capita di notare una persona di sesso opposto che trovi attraente pensa: “Io ti lodo, mio Signore, per aver creato [questa persona] così bella!” Questo ti aiuterà a imparare a rispettare di più il piano di Dio. Onora il Signore onorando il suo piano di vivere nel sacro vincolo del matrimonio.
  • Sentiti libero di alzare le mani al cielo in “segno di resa” quando senti di non farcela più oppure in “segno di accettazione” (arrenderti alla volontà del Signore) aprendo le braccia per abbracciare Dio e farti accogliere da Lui.
  • Ammonisci Satana quando egli ti assale con i dubbi, quali: “Riuscirò mai a trovare un fidanzato/una fidanzata o a sposarmi? – oppure – Come farò a pagare le bollette? – o anche – Sto lavorando troppo/poco?” Preoccuparsi non è mai una buona cosa . Le preoccupazioni non devono essere benvenute a casa tua: dopo aver rinnegato l’oscurità della disperazione, voltati verso Gesù per trovare la luce!
  • Un terremoto ha scosso la prigione dov’erano stati torturati e incarcerati Paolo e Sila, e loro hanno continuato a lodare Dio per tutta la notte. Hanno reso omaggio al Signore e le porte della prigione si aprirono. Il carceriere si svegliò e sguainò la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gli gridò di fermarsi perché erano tutti rimasti. L’uomo prese i due con sé in quella stessa ora della notte, lavò le loro piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi. Dio dimora per davvero nelle lodi che gli vengono rivolte. Ciò avvenne a Filippi (Atti 16:12-40).
  • Sviluppa un senso di meraviglia e stupore: ”Tu mi hai donato la bontà, la verità e la bellezza in ogni giorno della mia vita.”
  • Come cristiano, hai un arsenale di lodi a disposizione: la Bibbia ti fornisce materiale a sufficienza nelle Scritture da permetterti di lodare spontaneamente Dio. Le preghiere dei Cattolici alla Santa Sede sono anch’esse lodi al Signore. Le preghiere fatte dai Santi sono stupende e, naturalmente, il sacrificio della santa messa è tra le più alte forme di lodi che esistono in terra!
  • Leggi il “libro dei Salmi” più spesso che puoi per lodi che puoi elevare tu stesso o dalle quali trarre ispirazione. Vivi la vita alla luce del sole, lodando e glorificando il Signore e cantando per lui.

Avvertenze

  • Evita di ripetere e memorizzare senza pensare al reale significato delle parole facendole diventare superficiali.
  • Non diventare presuntuoso perché ti è stato dato il privilegio di lodare Dio. Potresti sempre cadere e devi sforzarti sempre di somigliare a Cristo in tutto quello che fai.
  • Rinnega il dubbio. Dici: “Sia benedetto il Signore. Sempre sia lodato.” Dichiara di essere cristiano “Confido in Cristo nella gioia del Signore.”
  • Lodare il Signore significa vivere secondo le sue leggi; sii veramente e realmente una persona dai modi cristiani.

 

6 Febbraio 2018

Amore, amicizia, fidanzamento. Lezione febbraio 2018

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 10:56

Amore, amicizia, fidanzamento. Tre nomi per chiamare l’amore, eros, filia e agape. Morale e Religione.
https://www.giacomocampanile.it/?p=6463
Per partecipare alla lezione video di Religione, fai clic su questo link:
https://meet.google.com/xso-nfxz-uma

 

Nigren. Eros e Agape.

 

LUSSURIA: l’eros senza pienezza.

MORALE SESSUALE. Diego Fusaro e Il nuovo ordine erotico. 

Amore, amicizia, fidanzamento e matrimonio fidanzamentolode amorelode

Come passare dall’INNAMORAMENTO all’AMORE (non sono la stessa cosa!)

L’AMORE ETERNIT FEAT NOEMI

Tre nomi per chiamare l’amore, eros, filia e agape.

Al vertice di tutto sta l’«agàpe», il suo modello è Gesù

In un mondo segnato così profondamente dalla paura e dalla solitudine, e lacerato da conflitti bellici o di civiltà, l’amore resta l’unica via per immaginare un nuovo futuro.

Si potrebbe dire: è il tempo dell’«agàpe», il tempo dell’amore per gli altri e non solo per se stessi. Appunto, un amore «agapico». Agàpe, una parola greca, fu scelta dagli autori del Nuovo Testamento per descrivere l’amore di Gesù. In quel tempo non era quasi per nulla usata poiché la cultura greca per dire l’amore preferiva i termini eros e philia.

Gli autori sacri con il termine agape introducevano una nuova e impensata concezione dell’amore: un amore che non si nutre della mancanza dell’altro (eros) e che nemmeno semplicemente si rallegra della presenza dell’altro (philia), ma un amore, appena concepibile dalla ragione umana, che trova il suo modello culminante in Gesù: un amore per gli altri totalmente disinteressato, gratuito, perfino ingiustificato, perché continua ad agire – ed è il meno che si possa dire – al di fuori d’ogni reciprocità.

È davvero un amore fuori regola, fuori norma. L’apostolo Paolo nella Lettera ai Romani afferma: «A stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. Ma Dio dimostra il suo amore per noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi»( Rm 5, 7-8).

Con il termine agàpe si esprime quindi un amore impensabile per la ragione se Dio stesso non lo avesse rivelato. L’agàpe è infatti l’essere stesso di Dio. Quindi è l’essere stesso Dio a spingerlo a uscire da sé per scendere in mezzo agli uomini.

L’incarnazione è un mistero centrale nella fede cristiana. Essa si differenzia da tutte le altre fedi perché, più che una religione che divinizza l’uomo, è la religione di un Dio che per amore si fa uomo. Non solo, quest’uomo accetta anche di essere crocifisso, e per amore. Nella «croce» appare il culmine dell’amore con la sua vittoria definitiva sull’egoismo.

Semiòn Frank, filosofo russo, scrive: «L’idea di un Dio disceso nel mondo, che soffre volontariamente e prende parte alle sofferenze umane e cosmiche, l’idea di un Dio-uomo che soffre, è la sola teodicea possibile, la sola “giustificazione” convincente di Dio». Qui vi è tutta l’originalità dell’agàpe, tutta la sua paradossalità, e soprattutto la sua forza irresistibile: l’agàpe è la risorsa più forte per edificare un mondo nuovo liberato dalla legge inesorabile dell’amore per sé. (…)

L’agàpe, culmine dell’amore, non elimina l’eros e la philia, non le accantona, se così posso dire, semmai le purifica dalle ambiguità e le esalta per una loro dinamica positiva. Nella cultura greca,eros era concepito come un dio senza volto, una sorta di divinità originaria, un principio di vita potente che strappa dalla vita quotidiana producendo una discontinuità inimmaginata nella vita di chi ne viene coinvolto.

La discontinuità si presenta improvvisa, non è né progettata né voluta, e spinge con prepotenza l’amante ad annullarsi nell’amato, sia nella prospettiva esaltante della luce che nell’altra, anch’essa ugualmente esaltante, della morte.

In ogni caso, al di là degli esiti, eros è una energia originaria che strappa via dalla casa abituale, dalla vita ordinaria. Non a caso Platone, nel Simposio, lo definisce a-oikos, senza casa. Il grande pericolo che eros fa correre è perciò quello di essere strappati via da ogni sede, da ogni dimora, da ogni casa, senza un approdo che sia stabile.

Da un punto di vista non teologico cristiano, eros è pura avventura, come lo rappresentano le grandi figure, i grandi miti della contemporaneità: l’Ulisse dantesco, il Faust, il Don Giovanni, sono tutte figure che mollano gli ormeggi, perché che nessuna casa può contenerli. Ma eros da solo, senza un orizzonte, non basta. In sintesi, potremmo dire, che tutti abbiamo pulsioni d’amore, tutti sentiamo spinte ad amare o sentimenti d’amore che ci muovono, ma – è papa Ratzinger a scriverlo nell’enciclica Deus caritas est – «i sentimenti vanno e vengono. Il sentimento può essere una meravigliosa scintilla iniziale, ma non è la totalità dell’amore».

La philia – che traduciamo normalmente con «amicizia» – esprime un’altra dimensione ancora dell’amore. Ordinariamente viene pensata come una forma attenuata dell’amore, un sentimento più debole, meno impegnativo, meno esigente, casto per di più, segno di una innegabile limitatezza!

Molto meno cantata dell’amore, la philia è tuttavia non meno protagonista nella vicenda umana. Un bell’esempio di philia lo rileviamo nella triplice domanda d’amore di Gesù a Pietro dopo la risurrezione, quando lo interroga sull’amore. Gesù chiede al discepolo: «Mi ami?» (phileis me?). Qui non è l’eros che parla, ma un sentimento che chiede una compartecipazione stretta, duratura, perenne.

È come se gli chiedesse: «Sei veramente mio, mi appartieni, ci co-apparteniamo?» Nella philia i due – e questa è la differenza fondamentale con eros – rimangono tali, non vi è una dinamica identitaria, non si risolvono in uno.

philoi sono inseparabili, ma tale appartenenza non impedisce loro di sussistere come tali nella propria identità. Anzi, sussistono perché «stanno bene insieme». Semmai, il rischio in tale dinamica è l’appagamento nella coappartenenza, una sorta di piacevole ma rischiosa chiusura.

Ed ecco l’agàpe che supera ambedue, senza tuttavia escluderle. In effetti, con la parola agàpe si entra nella logica di stampo trinitario ove non c’è l’annullamento nell’altro e neppure la coappartenenza. C’è di più: la generazione di un altro nel circolo dell’amore.

La raffigurazione emblematica dell’agàpe è l’icona della Trinità di Rublev, con i tre angeli attorno alla mensa. Agàpe è la relazione Padre-Figlio, così come Gesù la testimonia, che implica come terzo elemento quella relatio non adventitia di cui parla Agostino. La relazione tra le prime due persone, infatti, distinte e tuttavia filoi nel modo più profondo ed essenziale, obbliga a pensare la Relazione stessa come una terza figura.

L’agàpe comporta una trascendenza tra i due che è appunto la «Relazione» stessa nella sua eternità, nella sua necessità. L’agàpe è interna a questa dialettica dei due e insieme li trascende entrambi. Amante e amato si trascendono in un terzo: che è la loro «relazione». Questa è agape nel linguaggio neotestamentario e nella teologia cristiana. Il suo nome è Spirito Santo e la sua azione è sconvolgente.

52 DOMANDE SULL ‘AMORE…

1. Cos’è l’amore?
2. Hai mai amato qualcuno?
3. Sapresti descrivere con tre parole cosa vuol dire amare?
4. Hai mai amato senza essere ricambiato?
7. È più facile amare o permettere a qualcuno di amarti?
8. Hai mai sofferto per amore?
9. Sei mai stato tradito/A?
13. L’amore lo si cerca o viene da se?
14. Credi che a volte l’essere amato/a o comuque avere qualcuno ti privi della tua liberta? n
21. credi nell’amore eterno?
22. Credi che l’amore debba essere per forza corrisposto? s
23. Cosa ne pensi del tradimento?
24. Pensi che segni la fine di un rapporto?
26. Lo perdoneresti?
27. Lo accetteresti?
29. Perché si tradisce?
31. L’onestà paga sempre?
32. Credi di poter continuare ad amare chi ti ha tradito?
34. cosa si acquista?
36. In un rapporto a che posto sta la fiducia?
40. Credi che nell’amore ci sia sempre uno dei due che ama più dell’altro?
42. Cosa implica amare?

44. Il vero amore esiste o è un’utopia?
45. Esistono amori a distanza?

50. Infine raccontami le caratteristiche ideali della tua persona ideale?

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