11 Marzo 2019
6 Marzo 2019
La vita è un miracolo. lezione di marzo 2019
Ci sono cose che non possiamo spiegare, e il miracolo della vita è una di queste. Poche donne riescono a descrivere ciò che sentono quando tengono per la prima volta il loro figlio tra le braccia. È un’esperienza talmente meravigliosa che non esistono parole adatte.
1 Marzo 2019
28 Febbraio 2019
Razzismo. Lezione marzo 2019
Razzismo Concezione fondata sul presupposto che esistano razze umane biologicamente e storicamente superiori ad altre razze. È alla base di una prassi politica volta, con discriminazioni e persecuzioni, a garantire la ‘purezza’ e il predominio della ‘razza superiore’.
Vedi anche xenofobia, etnocentrismo
Italiani sono razzisti?
22 Febbraio 2019
22 Gennaio 2019
LE NOZZE DI CANA (Giovanni 2,1-12)
La trasformazione dell’acqua in vino, conosciuto anche come miracolo delle nozze di Cana, è il primo miracolo di Gesù, compiuto durante un matrimonio a Cana di Galilea. L’episodio è descritto nel Vangelo secondo Giovanni 2,1-11.
A Cana di Galilea
ci fu uno sposalizio
Gesù e i suoi discepoli
Furono invitati
C’era anche Maria
Mancava il vino
Rit.: “Non hanno più vino”
“Non è la mia ora”
“Non hanno più vino”
“Che vuoi da me o donna?”
“Non hanno più vino,
non hanno più vino”
Maria disse ai servi:
“Che vi dirà fate
Riempite le giare
Portate a tavola
Servitene tutti
La gioia sia piena”
Rit.: Alleluia.
LE NOZZE DI CANA (Giovanni 2,1-12)
NELL’ARTE Le nozze di Cana nella storia dell’arte
MURILLO
VERONESE
GIOTTO
7 Gennaio 2019
16 Novembre 2018
Óscar Arnulfo Romero y Galdámez (Ciudad Barrios, 15 agosto 1917 – San Salvador, 24 marzo 1980). Vescovo e santo. Lezione novembre 2019
Óscar Arnulfo Romero y Galdámez (Ciudad Barrios, 15 agosto 1917 – San Salvador, 24 marzo 1980) è stato un arcivescovo cattolico salvadoregno.
Fu arcivescovo di San Salvador, capitale di El Salvador. A causa del suo impegno nel denunciare le violenze della dittatura militare del suo paese, fu ucciso da un cecchino degli squadroni della morte, mentre stava celebrando la messa nella cappella di un ospedale. È stato proclamato santo da papa Francesco il 14 ottobre 2018.
24 marzo 1980 San Salvador: uccisione dell’Arcivescovo monseñor Romero
22 Ottobre 2018
S.Carlo alle Quattro Fontane. Borromini architettura e Religione.Il valore del silenzio. Lezione ottobre 2018
S.Carlo alle Quattro Fontane
La struttura originaria della chiesa di S.Carlo alle Quattro Fontane risale ad una piccola cappella dedicata alla “Ss.Trinità ed a S.Carlo Borromeo” costruita dai Trinitari Spagnoli su un terreno acquistato nel 1611 dalla famiglia Mattei. Soltanto alcuni anni dopo, nel 1635, dopo l’acquisto di alcune proprietà limitrofe, i Trinitari commissionarono a Francesco Borromini la costruzione di una nuova chiesa e di un convento. Per quanto vincolato dallo spazio ristretto che aveva a disposizione, il grande architetto riuscì ugualmente a creare un complesso funzionale, fornito di tutti gli ambienti richiesti dai religiosi. La costruzione della chiesa richiese molto tempo, tanto che fu completata dal nipote del Borromini nel 1667, lo stesso anno, cioè, in cui il grande artista si suicidò: per questo motivo la piccola cappella posta nella cripta, che venne a lui riservata, rimase vuota perché i Trinitari non accettarono di ospitarvi un suicida e così il Borromini venne sepolto nella chiesa di S.Giovanni dei Fiorentini. S.Carlo alle Quattro Fontane (nella foto in alto), dedicata alla “Ss.Trinità ed a Carlo Borromeo“, il cardinale milanese del XVI secolo canonizzato nel 1620, presenta una facciata alta e stretta, con un movimento di linee e curve assai caro al Borromini. Situata in Via del Quirinale, ad angolo con Via delle Quattro Fontane (donde il nome), la chiesa è detta popolarmente S.Carlino per le sue ridotte dimensioni, tanto che si dice che sia grande quanto un pilastro della cupola di S.Pietro. La facciata, a due ordini, presenta quattro grandi colonne ioniche che sorreggono gli aggetti e le rientranze dei cornicioni e la grande trabeazione con l’iscrizione dedicatoria: “IN HONOREM SS TRINITATIS ET D(IVI) CAROLI MDCLXVII“, ovvero “In onore della Ss.Trinità e di S.Carlo 1667”.
1 Ordine inferiore della facciata
L’ordine inferiore (nella foto 1) presenta un portale d’ingresso sovrastato da tre nicchie contenenti le statue di S.Giovanni De Matha (alla destra del portone), fondatore dell’Ordine dei Trinitari, di S.Felice di Valois (posto sulla sinistra), mentre al centro, incorniciata dalle ali di due angeli, si trova la statua tardo-seicentesca di S.Carlo Borromeo, opera di Antonio Raggi.
2 Ordine superiore della facciata
L’ordine superiore (nella foto 2) è costituito da un balconcino sul quale si affaccia un’edicola con cupolino, oltre la quale due angeli reggono una grande cornice ovale nella quale un tempo vi era l’affresco della Trinità. La cupola, a pianta ellittica e con ampi finestroni, sorregge una lanterna. Accanto alla facciata svetta il piccolo campanile del Borromini, poggiante su coppie di colonne e dalla cuspide a pagoda.

Accanto alla chiesa di S.Carlo alle Quattro Fontane è situato il Convento (nella foto 3), il cui ingresso è costituito da un magnifico portale sormontato da un serafino in marmo che sembra sorreggere con le piccole ali un seicentesco mosaico realizzato da Fabio Cristofari e raffigurante l’emblema dell’Ordine, “Cristo che accoglie due schiavi liberati”, uno di pelle bianca ed uno di pelle nera ancora con le catene ed i ceppi ai piedi, intorno al quale appare la scritta “SIGNUM ORDINIS SANCTISSIMAE TRINITATIS ET CAPTIVORUM“, ovvero “Emblema dell’Ordine della Santissima Trinità e degli Schiavi”. Sopra il portale è posto un finestrone sormontato a sua volta dal grande emblema dei Trinitari, nel quale campeggia la croce rossa e blu, sorretto da due angeli. Ai lati si susseguono tre finestre cieche rettangolari raccordate da un oblò centrale.
