24 Febbraio 2016

Unioni (IN)Civili – Sfatiamo i Luoghi Comuni

Filed under: OMOFOBIA,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 12:25
  1. Unioni (IN)Civili – Sfatiamo i Luoghi Comuni

Uomini sessuali checco zalone

Risposta a Matteo Saudino

 

Caro Matteo, ti posso fare una domandina? Ma tu hai letto il codice penale? E il ddl Zan, lo hai letto?
Se tu li avessi letti, avresti scoperto una cosa carina, e cioè che già oggi, con le leggi in vigore, “se tu insulti o picchi una persona per via del suo orientamento sessuale o per il suo genere o per la sua disabilità, devi subire una condanna pecuniaria o penale”. Anzi, applicando il già vigente art. 61 puoi ottenere pene aggravate per chi sia così stupido o pericoloso da aggredire qualcun altro perchè gay, o perchè non la pensa come lui.
Il ddl Zan dice che donna non è la persona con i cromosomi xx, ma anche un maschio che si sente donna. E a lui spettano quote rosa, gare sportive femminili, diritti delle donne.
Il ddl Zan dice che sarà punita la semplice istigazione alla discriminazione contro i diritti LGBTQ+, e siccome tra i diritti pretesi ci sono il matrimonio e i figli, chiunque farà propaganda contro il matrimonio gay o l’utero in affitto si beccherà da 2 a 6 anni di reclusione.
Il ddl Zan dice che, con la scusa della “giornata nazionale contro omofobia, bifobia, lesbofobia e transfobia” bisogna insegnare ai bambini fin dai 3 anni, l’ideologia gender.
Rispettiamo tutti, e non vogliamo che ci siano alcuni più uguali di altri.
Per conto mio ognuno faccia come gli pare, anche sul soffitto se gli piace. Ma se limitano la mia libertà di pensiero, e più ancora se cercano di legittimare indirettamente pratiche orrende come l’utero in affitto o peggio se cercano di andare nelle scuole a indottrinare i nostri figli, alla teoria gender. Non mi trovo d’accordo. Ciao Matteo

 

23 Settembre 2015

SUPPLENZE 2023

Filed under: OMOFOBIA,SUPPLENZE 2023 — giacomo.campanile @ 12:51

SUPPLENZE A PAGAMENTO 2023

1) 15-11-23. 4 ORA

2)

3)

4)

5)

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/usa-spunta-manuale-pro-lgbt-visita-papa-1174215.html

Usa, spunta il manuale pro-LGBT per la visita del Papa

USA: manuale di “spin” LGBT per la visita del Papa

17 Giugno 2015

Filed under: OMOFOBIA — giacomo.campanile @ 08:29

NON E’ OMOFOBIA. teoria gender

E’ qualcosa che sta alla base dell’umanità, a prescindere dalla tua religione, a prescindere dalla tua cultura,a prescindere dal tuo orientamento sessuale :

GIU’ LE MANI DAI NOSTRI BAMBINI.

La teoria del gender (che tradotto dall’inglese vuol dire genere) sostiene,senza termini difficili ne ulteriori giri di parole, la non-esistenza di una differenza biologica tra UOMINI E DONNE, che detto così potrebbe sembrare quasi una cosa bella e soprattutto giusta.
Purtroppo non è così.
In questi giorni ” i piani alti ” vogliono approvare una legge che prevede l’inizio da SETTEMBRE 2015 dei corsi gender nelle scuole dei nostri bambini.

Cosa prevede un corso gender?

Da 0 a 4 anni:
-masturbazione infantile precoce

Da 4 a 6 anni:
-masturbazione
-il mio corpo appartiene a me
-la consapevolezza dei propri diritti sessuali

Da 6 a 9 anni:
-masturbazione e autostimolazione
-rapporti sessuali
-diversi metodi di contraccettivi
-scelte alternative per evitare la gravidanza
-l’abuso

Da 9 a 12 anni:
-masturbazione-eiaculazione (dimensione del pene-seno-vulva)
-utilizzo dei preservativi
-piacere,masturbazione,orgasmo
-la prima esperienza sessuale
-amore con il partner dello stesso sesso
-la sessualità come benessere e salute

Da 12a 15 anni:
-riconoscere i segni della gravidanza;
-leggi per il consenso dei rapporti sessuali
-bambini su misura

Da 15 anni:
-diritto di aborto
-pornografia

Materiale didattico : opuscoli, giochi, video e tanto altro.

Tu manderesti TUO FIGLIO in una scuola del genere?
In Germania si è già diffusa questa ideologia. In Italia a Roma e Torino due scuole hanno iniziato questi corsi.

Proteggi chi confida in TE. Non togliamo ai nostri piccoli la loro LIBERTA’ solo perchè questi corsi, CHE RICEVONO MOLTI FINANZIAMENTI, sono mossi da gente che per avere più soldi è disposta a vendersi l’anima.

La loro astuzia sta nel non “informarci”(di questo argomento radio,televisione ecc non ne parlano quasi mai), e soprattutto nell’avere sempre la scusa dell’omofobia per attaccarci.
C’è ben poco da essere omofobi, i bambini a quell’età non hanno alcuna malizia nè verso il sesso opposto nè verso lo stesso sesso,perchè pieni di ingenuità. La stessa ingenuità che li distingue dagli adulti, e che caratterizza la loro infanzia.
Perchè privarli di ciò??

” I potenti ” giocano sporco,e nel silenzio stanno introducendo tutto questo in maniera subdola, non chiedendo il nostro parere.
E’ giunto il momento di far sentire la nostra voce.

Come?

-inizia con il DIFFONDI la notizia a chi ti sta intorno,perchè moltissimi NON sanno nulla;
-il 20 giugno a Roma ci sarà una grande MANIFESTAZIONE per far sentire il nostro parere anche se nessuno ce l’ha chiesto;
– firma la PETIZIONE ONLINE @[NjQyMTgzOTU5MjA4MTA3Omh0dHBcYS8vd3d3LmNpdGl6ZW5nby5vcmcvaXQvMTQ4MzctdW5hLXNhbmEtZWR1Y2F6aW9uZS1hbGxhLXNlc3N1YWxpdGE/bT01JnRjaWQ9MTMzMTA2Mzc6Og==:http://www.citizengo.org/it/14837-una-sana-educazione-alla-sessualita?m=5&tcid=13310637]

16 Marzo 2015

Persecuzione dei cristiani oggi.

Filed under: LEZIONI 2014-15,OMOFOBIA — giacomo.campanile @ 17:35

CRISTIANI PERSEGUITATI

La libertà religiosa in molte parti del mondo è a rischio. In questo dossier nella colonna di sinistra le testimonianze delle persecuzioni contro i cristiani e nella colonna di destra un approfondimento sulla situazione in Iraq e in altri Paesi del Medio Oriente dove il sedicente “Califfato” islamico marchia con una N come Nazareni le case dei cristiani, costretti a fuggire in massa.

Il marchio della vergogna sulle case dei cristiani a Mosul: N come Nazareno, cioè appunto cristiano. Un marchio della vergogna non per chi lo subisce ma per gli jihadisti che lo impongono.

La lettera N da marchio d’infamia simbolo di una battaglia di libertà religiosa

Le violenze contro le comunità cristiane nel mondo non si sono mai fermate. Fin dalla venuta di Cristo, milioni di persone sono state martirizzate e costrette a nascondersi. Gli ultimi due millenni sono stati costellati di guerre di religione fratricide, di episodi tragici di discriminazione e violenza. Nonostante una costante storica apparentemente deterministica, oggi assistiamo a un fenomeno persecutorio più intenso, più grave, più metodico e spietatamente ideologizzato. Soprattutto a partire dall’11 Settembre il numero di eccidi delle minoranze cristiane d’Oriente, dall’Egitto al Pakistan, è aumentato esponenzialmente ad opera del fondamentalismo islamico, anche se i cristiani sono perseguitati in altri Paesi, dalla Cina all’India.

Essere cristiano in Nord Africa o in Medio Oriente, agli occhi degli islamisti, non significa tanto professare una religione minoritaria e diversa da quella ufficiale (che comporta comunque ghettizzazioni, emarginazioni e violenze), bensì essere percepito come il prolungamento invadente del cristianesimo occidentale, l’incarnazione in chiave religiosa dell’America politica, di Israele, dell’Occidente ateo e peccatore. Per questa ragione, i cristiani vengono eliminati in maniera sistematica. Soprattutto se, com’è accaduto con il ministro pakistano per le minoranze Shabaz Bhatti, ucciso nel febbraio scorso, rappresentano politicamente gli ultimi baluardi di libertà religiosa e di pensiero di un intero paese.

Non ricordiamoci dei cristiani del mondo solo se muoiono in massa, intervista a Massimo Introvigne di Cristiana Vivenzio, 6 febbraio 2011. Ogni quattro perseguitati al mondo per motivi razziali, di nazionalità o di religione, tre sono cristiani. Un eccidio di cui ci si ricorda solo quando la soglia del numero di morti supera la decina. Massimo Introvigne, che è appena stato nominato rappresentante Osce per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un’attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni, ha molte idee su cosa devono fare gli organismi internazionali e in particolare l’Osce per contrastare questa situazione.

Una giornata della memoria per i martiri cristiani, tratto da eclj.org, 25 gennaio 2011. Durante un convegno a Strasburgo presso il Centro Europeo per il Diritto e la Giustizia (ECLJ), il rappresentante Osce per la lotta contro la discriminazione e la xenofobia, Massimo Introvigne, ha proposto l’istituzione di una Giornata europea della memoria per i martiri cristiani di tutto il mondo. Sulla scia dell’importantissimo evento ecumenico organizzato da Papa Giovanni Paolo II al Colosseo il 7 maggio 2000, proprio il 7 maggio potrebbe diventare l’occasione annuale di fermarsi

10 Marzo 2015

L’ideologia del “gender”: se la conosci la eviti

Filed under: OMOFOBIA — giacomo.campanile @ 12:51

L’ideologia del “gender”: se la conosci
la eviti

2 Marzo 2015

Sconvolgere l’identità sessuale è premessa per ideologie totalitarie

Filed under: OMOFOBIA,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 17:44

http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/Sconvolgere-lidentit-sessuale-premessa-per-ideologie-totalitarie-.aspx

5 Febbraio 2015

L’educazione sessuale dei nostri bambini secondo l’OMS

Filed under: OMOFOBIA — giacomo.campanile @ 12:55

L’educazione sessuale dei nostri bambini secondo l’OMS

Inizia ora a essere messo in circolazione un documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, intitolato “Standard di  Educazione Sessuale in Europa“, che è una guida per i governi, per la scuola pubblica e gli specialisti sanitari sull’educazione sessuale dei bambini da 0 a 16 anni.

Si tratta in pratica di un manuale di corruzione dei minori già distribuito presso i ministeri dell’Istruzione  e della Salute in Europa. Inutile dire che in questo progettonon sono contemplati i genitori come responsabili per l’educazione dei propri figli.

Il documento è sconvolgente: per i bambini da 0 a 4 anni l’OMS prescrive l’apprendimento del “godimento quando giochiamo con il nostro corpo: la masturbazione dalla prima infanzia”. Rileggiamo perché la sensazione è di trovarsi di fronte a uno scherzo pesante e nemmeno divertente. Si intende dire che è opportuno disporre del personale che introduca i bimbi al di sotto dei 4 anni a pratiche masturbatorie? E chi lo insegnerà? E come? Magari con qualche esempio?

Dall’”insegnamento” alla pedofilia il passo è brevissimo, anzi inesistente, in quanto le due cose inevitabilmente si equivalgono. Sappiamo tutti che i bambini piccolissimi esplorano il proprio corpo: toccarsi i genitali è per loro tanto normale quanto portarsi i piedini alla bocca! Ma per l’OMS ci vuole una maestra d’asilo o un pediatra che snaturino un atto istintuale (l’esplorazione del proprio corpo) in qualcosa di profondamente innaturale, in un “gioco” estremamente pericoloso per il sano e normale sviluppo psichico del bambino.

Dai 4 ai 6 anni l’OMS prevede poi che il mito della cicogna debba essere svelato come falso: sarebbe l’età giusta per “parlare di questioni sessuali”, esplorare “le relazioni omosessuali” e “consolidare l’identità di genere”. Ma cosa significa, ad esempio, “esplorare le relazioni omosessuali” se non una grande confusione nella mente di un bimbo? E “consolidare l’identità di genere”? Questioni dalle quali i bambini dovrebbero essere tenuti lontani il più possibile dovrebbero, al contrario e secondo l’ideologia perversa di tali “esperti”, diventare loro familiari, abituali, insieme all’Uomo Ragno e Hello Kitty.
Se qualsiasi “vera” cultura e qualsiasi “vero” pedagogo inorridirebbe a sentire proposte di tal fatta possiamo, all’opposto, immaginarci chi invece si rallegrerebbe: sordidi pedofili che si sentirebbero pienamente giustificati dall’autorità internazionale.

30 Gennaio 2015

No alla propaganda gender nelle scuole

Filed under: OMOFOBIA,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 14:18

“No alla propaganda gender nelle scuole

Striscioni omofobi Lotta Studentesca licei Roma: “No alla propaganda gender nelle scuole”LOBBY GAY – I militanti del gruppo giovanile di destra lanciano inoltre accuse precise: “Dopo le deliranti teorie di sostituire mamma e papà con il genitore 1 e il genitore 2, prosegue la sottomissione delle istituzioni nei confronti delle lobby gay e delle teorie di genere – scrivono i militanti di LS -. Non importa che le scuole cadino a pezzi, non importa che in Italia non venga praticamente più fatta ricerca, quel che conta è che ci saranno sempre fondi per finanziare teorie artificiose, ideologiche e volte a snaturare la realtà naturale“. FAMIGLIA NATURALE – Una netta presa di posizione, come scrivono ancore i militanti di LS: “Con questi striscioni vogliamo dunque esprimere tutto il nostro dissenso verso chi non incoraggia la natalità, ma investe in teorie per cui la sessualità sarebbe qualcosa da stabilire a tavolino. Non possiamo che guardare con favore a tutte quelle iniziative, politiche e culturali, volte a promuovere la famiglia naturale e la differenza dei sessi. Noi stessi, continueremo a batterci nelle scuole su questi emi, con la volontà di diventare quella “minoranza creativa” in grado di promuovere modelli diversi da queste costruzioni abnormi”. “

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27 Ottobre 2014

Il Papa: «Bastonano la famiglia da tutte le parti»

Filed under: OMOFOBIA,PAPA FRANCESCO — giacomo.campanile @ 22:16

Non possiamo negare, ha detto il Papa, «che la famiglia sia colpita, che la famiglia venga colpita e che la famiglia venga imbastardita», ridotta spesso a una semplice «associazione». Oggi «si può chiamare famiglia tutto», in nome del «relativismo»: «in questo momento, da un punto di vista sociologico e dal punto di vista dei valori umani, come anche del Sacramento cattolico, del Sacramento cristiano, c’è una crisi della famiglia, crisi perché la bastonano da tutte le parti e la lasciano molto ferita».

Oggi sono proposte, ha detto Papa Francesco, «nuove forme, totalmente distruttive e limitative della grandezza dell’amore del matrimonio». Ma «quello che stanno proponendo non è un matrimonio, è una associazione. Ma non è matrimonio! E’ necessario dire cose molto chiare e questo dobbiamo dirlo!».

Fra gli stessi cattolici il sacramento del matrimonio è «svalutato» tramite la «riduzione del Sacramento a un fatto sociale». Certamente la celebrazione di un matrimonio ha anche un aspetto sociale, ma è una deviazione quando «il sociale copre la cosa fondamentale, che è l’unione con Dio». Per evitare questi rischi, è necessario proporre ai fidanzati una preparazione seria al matrimonio, per capire quel «per sempre» che oggi è negato dalla «cultura del provvisorio», che è una «cultura di distruzione dei legami».

7 Giugno 2014

OMOFOBIA. OMOSESSUALITÀ. L’IRRICEVIBILE DOCUMENTO POLITICO DEL GAY PRIDE di Mario Adinolfi

Filed under: OMOFOBIA — giacomo.campanile @ 10:36

OMOFOBIA

L’omofobo è il nemico. Come abbiamo fatto a lasciarci ingannare in questo modo?

Breve storia di uno psicoreato: l’omofobia da invenzione terminologica ad etichetta discriminatoria

 

 

https://www.ilmessaggero.it/persone/nausica_della_valle_giornalista_lesbica-4330740.html

L’IRRICEVIBILE DOCUMENTO POLITICO DEL GAY PRIDE di Mario Adinolfi Oggi c’è a Roma il Gay Pride. Al di là dei carrozzoni e delle carnevalate, c’è un documento politico di richieste leggibile sul sito della manifestazione. Gli Lgbt chiedono la legge cosiddetta antiomofobia (legge liberticida che renderebbe processabile l’autore di un libro come Voglio la mamma), il matrimonio omosessuale e la conseguente omogenitorialità (con figli nati nel caso dei gay da procedure come l’utero in affitto e comunque sopprimendo la figura materna: vogliono negare ai bimbi per legge il diritto ad avere una mamma), il “riconoscimento dei poliamori e delle relazioni aperte come differenti forme di affettività che ciascuna e ciascuno di noi può scegliere liberamente” (perché come è logico, se salta il matrimonio tra un uomo e una donna bisogna tutelare pure le attruppate a tre, a quattro, a otto). Tutto questo con una richiesta di premessa: un welfare che “superi radicalmente l’attuale impostazione familista”, dunque meno soldi alle famiglie “normali” che tirano avanti la carretta e crescono i figli, per dirottarli su non si sa bene quale formula di tutela e a quali soggetti, basta che si “superi radicalmente” un welfare che sostenga i papà e le mamme, come se mai questo tipo di welfare si sia realizzato in Italia. La famiglia italiana naviga nell’oro, superiamo “radicalmente” il “welfare familista”, massì. Tutta questa massa di stronzate è contenuta nel “documento politico” del Roma Pride che va in scena oggi a Roma. Per questo mi imbufalisco quando mi danno dell’omofobo. Io non combatto gli omosessuali, non ho alcun fastidio per la loro inclinazione e quello che fanno sotto le lenzuola è affar loro. Io rivendico il diritto di combattere politicamente un’impostazione sbagliata, caotica, irrazionale, prepotente e discriminatoria che se dovesse affermarsi genererebbe un mondo peggiore per i nostri figli. Genererebbe l’obbrobrio della compravendita dei gameti e dei bambini oltre che lo sfruttamento delle donne e l’umiliazione della maternità nelle procedure di utero in affitto, la negazione di diritti fondamentali dei bambini come quello a conoscere la propria origine biologica, la negazione per legge al diritto ad avere una mamma, la frantumazione di una società basata sulla famiglia sostituita da una società composta da generici “poliamori”, la definitiva desertificazione di prospettive di welfare che aiutino la famiglia dove un papà e una mamma si fanno carico faticosamente di crescere figli e spesso di sostenere disabili e anziani non autosufficienti, dirottando le già scarse risorse verso chissà quale destinazione. Da una parte papà e mamma con la loro solitaria fatica quotidiana per crescere figli e far andare avanti una famiglia, dall’altra i “poliamori” e gli uteri in affitto. Dovete scegliere. Quando vi diranno di nuovo “ma che male c’è se due uomini vogliono sposarsi”, rispondi che due uomini possono fare quello che vogliono, ma matrimonio e famiglia sono parole serie, che raccontano la fatica contemporanea e di centinaia di generazioni passate. Per questo noi difendiamo il senso delle parole. Siamo radicalmente alternativi al documento politico presentato dal Roma Pride, rivendichiamo il diritto a dirlo, i circoli VLM sul territorio faranno conoscere questa piattaforma di richieste messe nero su bianco e spiegheranno perché la contrastano. Non è omofobia, è battaglia politica. Riteniamo sia nostro diritto lottare, almeno quanto è loro diritto farlo. A scegliere, però, devono essere gli italiani: non qualche sentenza surrettizia della magistratura. Siamo certi che gli italiani nella stragrande maggioranza rifiutano in blocco la paccottiglia ideologica del Roma Pride e, come si è dimostrato ovunque e da ultimo in Francia, la sinistra che dovesse dare loro spazio è una sinistra destinata al tracollo. Ci rifletta bene Matteo Renzi, che non a caso gli organizzatori del Roma Pride tirano per la giacchetta. Quella roba lì è irricevibile. Quel documento politico spiega cosa chiede una piccola lobby peraltro frastagliata e rissosa al proprio interno che ha consentito a qualche omosessuale di costruirci sopra una carriera. La spiegazione è chiara. La nostra risposta anche

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