23 Marzo 2014

Un discorso di Putin da scolpire nella pietra

Filed under: MASSONERIA,Religione — giacomo.campanile @ 21:42

Vladimir Putin al Forum di Valdai il 19 settembre 2013.

“Un altro obiettivo per l’identità della Russia è legato agli eventi che hanno luogo nel mondo. Questo riguarda la politica estera e i valori morali. Possiamo notare come molti Paesi euro-atlantici stanno negando le loro radici tra cui i valori cristiani che sono alla base della civiltà occidentale. Stanno negando i principi morali e la propria identità: nazionale, culturale, religiosa e perfino sessuale. Mettono in vigore politiche che pongono allo stesso livello delle numerose famiglie tradizionali, le famiglie omosessuali: la fede in Dio equivale ormai alla fede in Satana.

Questo eccesso di politicamente corretto ha condotto la volontà di qualche persona a legittimare partiti politici di cui l’obiettivo è promuovere la pedofilia. In molti Paesi europei, la gente non ha il coraggio di parlare della propria religione. Le vacanze sono abolite o chiamate diversamente; la loro essenza è nascosta, proprio come il loro fondamento morale. La gente cerca, aggressivamente, di esportare questo modello attraverso il mondo. Sono convinto che questo apra una via diretta alla degradazione e al primitivismo che porteranno ad una profonda crisi demografica e morale.

Che cosa testimonia meglio di questa crisi morale se non la perdita della capacità a riprodursi? Oggigiorno, quasi nessuna nazione sviluppata è in grado di riprodursi, anche con l’aiuto dei flussi migratori. Senza i valori presenti nel cristianesimo e nelle altre religioni del mondo, senza gli standard morali che si sono formati per millenni, le popolazioni perderanno inevitabilmente la loro dignità umana. Consideriamo normale e naturale di difendere questi valori. Dobbiamo rispettare il diritto di ogni minoranza di essere differente, però, i diritti della maggioranza non devono essere rimessi in questione.

Allo stesso tempo, vediamo tentativi di rilanciare il modello standardizzato di un mondo unipolare e di confondere le istituzioni di legge internazionale e di sovranità nazionale. Un tale mondo unipolare, standardizzato, non ha bisogno di Stati sovrani, ha bisogno di vassalli. Storicamente, questo rappresenta una negazione dell’identità e della diversità mondiale donataci da Dio. La Russia è d’accordo con quelli che credono che le decisioni debbano essere prese collettivamente e non nel buio al fine di servire gli interessi di alcuni Paesi o gruppi di Paesi”.

– See more at: http://www.losai.eu/il-discorso-di-putin-che-nostri-politici-non-faranno-mai/#sthash.DiOpBPaO.dpuf

Vladimir Putin al Forum di Valdai il 19 settembre 2013.

“Un altro obiettivo per l’identità della Russia è legato agli eventi che hanno luogo nel mondo. Questo riguarda la politica estera e i valori morali. Possiamo notare come molti Paesi euro-atlantici stanno negando le loro radici tra cui i valori cristiani che sono alla base della civiltà occidentale. Stanno negando i principi morali e la propria identità: nazionale, culturale, religiosa e perfino sessuale. Mettono in vigore politiche che pongono allo stesso livello delle numerose famiglie tradizionali, le famiglie omosessuali: la fede in Dio equivale ormai alla fede in Satana.

Questo eccesso di politicamente corretto ha condotto la volontà di qualche persona a legittimare partiti politici di cui l’obiettivo è promuovere la pedofilia. In molti Paesi europei, la gente non ha il coraggio di parlare della propria religione. Le vacanze sono abolite o chiamate diversamente; la loro essenza è nascosta, proprio come il loro fondamento morale. La gente cerca, aggressivamente, di esportare questo modello attraverso il mondo. Sono convinto che questo apra una via diretta alla degradazione e al primitivismo che porteranno ad una profonda crisi demografica e morale.

Che cosa testimonia meglio di questa crisi morale se non la perdita della capacità a riprodursi? Oggigiorno, quasi nessuna nazione sviluppata è in grado di riprodursi, anche con l’aiuto dei flussi migratori. Senza i valori presenti nel cristianesimo e nelle altre religioni del mondo, senza gli standard morali che si sono formati per millenni, le popolazioni perderanno inevitabilmente la loro dignità umana. Consideriamo normale e naturale di difendere questi valori. Dobbiamo rispettare il diritto di ogni minoranza di essere differente, però, i diritti della maggioranza non devono essere rimessi in questione.

Allo stesso tempo, vediamo tentativi di rilanciare il modello standardizzato di un mondo unipolare e di confondere le istituzioni di legge internazionale e di sovranità nazionale. Un tale mondo unipolare, standardizzato, non ha bisogno di Stati sovrani, ha bisogno di vassalli. Storicamente, questo rappresenta una negazione dell’identità e della diversità mondiale donataci da Dio. La Russia è d’accordo con quelli che credono che le decisioni debbano essere prese collettivamente e non nel buio al fine di servire gli interessi di alcuni Paesi o gruppi di Paesi”.

– See more at: http://www.losai.eu/il-discorso-di-putin-che-nostri-politici-non-faranno-mai/#sthash.DiOpBPaO.dpuf

4 Marzo 2014

Quaresima della gioia

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE,Religione — giacomo.campanile @ 09:35

La quaresima è uno dei tempi forti che la Chiesa cattolica e altre chiese cristiane celebrano lungo l’anno liturgico. È il periodo di quaranta giorni che precede la celebrazione della Pasqua; secondo il rito romano inizia il mercoledì delle Ceneri e si conclude il Giovedì Santo, mentre secondo il rito ambrosiano parte dalla domenica successiva al Martedì Grasso fino alla Veglia Pasquale. Tale periodo è caratterizzato dall’invito alla conversione a Dio. Sono pratiche tipiche della quaresima il digiuno ecclesiastico e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità. È un cammino di preparazione a celebrare la Pasqua, che è il culmine delle festività cristiane.

ELEMOSINA – PREGHIERA – DIGIUNO.

Ricorda i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico. È anche il periodo in cui i catecumeni vivono l’ultima preparazione al loro battesimo.

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24 Febbraio 2014

Confucianesimo

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE,Religione — giacomo.campanile @ 23:13

http://www.youtube.com/watch?v=18hn1TAg_yc

Il Confucianesimo (scuola confuciana, cinese: 儒家, pinyin: Rùjiā; dottrina confuciana, cinese: 儒學/儒学, pinyin: Rúxué) è una delle maggiori tradizioni filosofiche, morali, politiche della Cina, sviluppatosi nel corso di due millenni a partire dagli insegnamenti del filosofo Kǒngfūzǐ, il «Maestro Kong» (551-479 a.C.), conosciuto in occidente col nome latinizzato di Confucio, esercitando un’influenza grandissima anche in Giappone, Corea e Vietnam.

Confucio elaborò un sistema rituale e una dottrina morale e sociale, che si proponevano di rimediare alla decadenza spirituale della Cina, in un’epoca di profonda corruzione e di gravi sconvolgimenti politici [1]. Confucio non volle mai, invece, trattare questioni soprannaturali o che trascendessero l’esperienza umana. Nel confucianesimo non c’è alcuno spunto soteriologico e questo rende difficile considerarlo una religione, se non in senso sociologico,Virtù fondamentali del c. sono ren (l’umanità, la benevolenza, la gentilezza, l’altruismo), yi (la giustizia), li (il rito, il cerimoniale), zhi(l’intelligenza, la cultura), xin (la fedeltà al superiore, alla parola data). Ai doveri dell’individuo verso sé stesso e verso lo Stato, in una società gerarchizzata, devono essere aggiunti anche quelli verso la famiglia e, primo fra tutti, il dovere della pietà filiale, che sussiste anche dopo la morte dei genitori (donde il culto degli antenati con i sacrifici connessi).

10 Febbraio 2014

Significato del Lievito. Le parabole del Regno dei Cieli.

Filed under: BIBBIA,LEZIONE,LEZIONI DI RELIGIONE,Religione — giacomo.campanile @ 17:14

 

LIEVITO

La parabola del lievito. Commento Mt 13,33

il regno è paragonato al lievito che fermenta tutta la pasta. Mt 13,33-35

Simile est regnum caelorum fermento, quod acceptum mulier abscondit in farinae satis tribus, donec fermentatum est totum.  Mt 13,33

The parable of the yeast. the kingdom is compared to the yeast that ferments all the pasta. Mt 13,33

La parábola de la levadura. El reino se compara con la levadura que fermenta toda la pasta.  Mt 13,33

  Ἄλλην παραβολὴν ἐλάλησεν αὐτοῖς· Ὁμοία ἐστὶν ἡ βασιλεία τῶν οὐρανῶν ζύμῃ, ἣν λαβοῦσα γυνὴ ⸀ἐνέκρυψεν εἰς ἀλεύρου σάτα τρία ἕως οὗ ἐζυμώθη ὅλον. Mt 13,33

 Ἄλλην παραβολὴν ἐλάλησεν αὐτοῖς• Ὁμοία ἐστὶν ἡ βασιλεία τῶν οὐρανῶν ζύμῃ, ἣν λαβοῦσα γυνὴ ἐνέκρυψεν εἰς ἀλεύρου σάτα τρία ἕως οὗ ἐζυμώθη ὅλον

La similitudine del lievito (o della fermentazione), utilizzato nella preparazione del pane, è usata da Gesù per raffigurare il Regno dei Cieli che sta per trasformare il mondo. Le donne di quell’epoca preparavano il pane in casa. La fermentazione della pasta, per indicare una qualità del Regno, era pertanto di facile comprensione sia per gli apostoli che per gli ascoltatori.

Le donne di allora impastavano il pane tra le mura domestiche: impiegavano una misura di farina che corrispondeva a tre litri.

Panis Angelicus – Franck – Solo & Choir – Soprano

Andrea Bocelli & the Royal Philharmonic Orchestra- Panis Angelicus – Royal Wedding – 12th Oct 2018

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«Panis angelicus
fit panis hominum;
dat panis caelicus
figuris terminum;
O res mirabilis:
manducat Dominum
pauper, servus et humilis.

Te, trina Deitas
unaque, poscimus:
sic nos tu visita,
sicut te colimus;
per tuas semitas
duc nos quo tendimus,
ad lucem quam inhabitas.
Amen.»
(IT)«Il pane degli angeli
diventa pane degli uomini;
il pane del cielo
dà fine a tutte le prefigurazioni:
qual meraviglia!
il servo, il povero, l’umile
mangia il Signore.

Chiediamo a Te,
Dio uno e trino,
di visitarci,
come noi Ti adoriamo.
Per le Tue vie
portaci dove tendiamo,
alla luce in cui tu abiti.
Amen.»
(Tommaso d’Aquino, Sacris Solemniis, strofe 6-7)

4 Febbraio 2014

Personaggi famosi massoni e cifre. SITO CONTRO LA MASSONERIA

Filed under: LEZIONI 2016-17,LEZIONI DI RELIGIONE,MASSONERIA — giacomo.campanile @ 17:59

massoneriaode

DON AMORTH: “LA MASSONERIA COMANDA IL MONDO”.
Personaggi famosi massoni e cifre

La Massoneria nel corso della sua storia ha avuto come membri personaggi di spicco sia all’estero che in Italia.

Diversi dei cosiddetti padri fondatori dell’America erano loro stessi dei massoni come George Washington, Thomas Jefferson, Benjamin Franklin, Ethan Allen, John Hancock, John Paul Jones, Paul Revere, Robert Livingston, e 35 altri meno conosciuti che erano firmatari della Dichiarazione di Indipendenza e/o della Costituzione.

Altri personaggi stranieri famosi massoni sono Wolfgang Amadeus Mozart (compositore e pianista), Ludwig von Beethoven (compositore e pianista), William Shakespeare (drammaturgo e poeta), Louis Armstrong (trombettista e cantante), Harry Houdini (illusionista e attore), Henry Ford (imprenditore americano, fondatore della Ford Motor Company), Napoleone Bonaparte (politico e militare francese), Winston Churchill (politico e storico britannico), Harry S. Truman (il 33º Presidente degli Stati Uniti d’America), Franklin D. Roosevelt (il 32º presidente degli Stati Uniti d’America), John Wayne (attore), Alexander Fleming (medico, biologo e farmacologo britannico a cui viene attribuita la scoperta della penicillina), Johann Wolfgang von Goethe (drammaturgo, poeta, saggista, e scrittore tedesco), Charles Montesquieu (filosofo, giurista, storico e pensatore politico francese), Voltaire (filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta), Victor Hugo (poeta, drammaturgo, saggista, e scrittore), Sigmund Freud (neurologo e psicoanalista austriaco), Joseph Smith, (fondatore e primo presidente della setta dei Mormoni), Brigham Young, (secondo presidente dei Mormoni e primo Governatore dello Stato di Utah), Charles Dickens (scrittore e giornalista britannico), Walt Disney (fumettista, imprenditore e cineasta statunitense), Carlo Marx (filosofo, economista, e storico tedesco), Albert Einstein (fisico e filosofo della scienza), Nelson Mandela (politico sudafricano), Albert Schweitzer (medico e missionario luterano tedesco), Samuel Hahnemann (medico tedesco, fondatore della medicina alternativa chiamata omeopatia), Edwin Buzz Aldrin (astronauta americano, il secondo uomo a mettere il piede sulla luna).

aldrin

Foto: 1969: l’astronauta Edwin Aldrin (a destra) con Luther A. Smith, il Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del Rito Scozzese, e la bandiera Massonica che egli portò con sè sulla luna (da: http://www.militaryphotos.net/).

In Italia, tra i massoni più famosi ricordiamo Giosuè Carducci (poeta e scrittore), Ugo Foscolo (poeta e scrittore), Giovanni Pascoli (poeta), Francesco Crispi (politico), Edmondo De Amicis (scrittore), Carlo Goldoni (drammaturgo e scrittore), Antonio De Curtis (attore comico, in arte Totò, che quando morì aveva il 30°, ma nel 2012 c’è stato da parte della Gran Loggia d’Italia – l’obbedienza massonica a cui l’attore napoletano apparteneva – il conferimento postumo del 33° del RSAA), Gino Cervi (attore), Gino Bramieri (attore), Giovanni Casanova (poeta, filosofo e scrittore), Carlo Collodi (scrittore e giornalista), Gabriele D’Annunzio (scrittore, poeta, drammaturgo, militare, e politico), Giuseppe Garibaldi (generale e condottiero), Giuseppe Mazzini (politico, filosofo e giornalista, sulla cui appartenenza alla Massoneria c’è però una controversia), Antonio Meucci (inventore), Ernesto Nathan (politico, che fu sindaco di Roma), Nicolò Paganini (violinista e compositore), Quasimodo Salvatore (poeta), Goffredo Mameli (poeta e scrittore, che fu l’autore dell’inno d’Italia), Alessandro Manzoni (scrittore, poeta e drammaturgo), Vittorio Formentano (il fondatore dell’Associazione Volontari Italiani Sangue), Enrico Fermi (fisico); Gianni Agnelli (imprenditore).

Per conoscerne molti altri potete visitare la seguente pagina internet http://www.goilombardia.it/personaggi_illustri.php che è del Grande Oriente d’Italia (Palazzo Giustiniani). Comunque nel resto di questo libro troverete riferimenti ad altri noti personaggi stranieri e italiani affiliati alla Massoneria.

La Massoneria esiste oggi in varie forme in più di 160 nazioni, con una partecipazione stimata in circa 6 milioni di membri. Solo negli USA ci sarebbero almeno 4 milioni di Massoni in 15.300 logge. Nel mondo ci sono oltre 33.000 Logge (cfr. John Ankerberg & John Weldon, The Secret Teachings of the Masonic Lodge [Gli insegnamenti segreti della Loggia Massonica], Moody Publishers, Chicago, 1990, pag. 21-22). In Italia, secondo Gian Mario Cazzaniga, professore di filosofia morale all’Università di Pisa, che ha diretto i volumi della Storia d’Italia Einaudi sulla Massoneria (2006) e sull’Esoterismo (2010), gli affiliati alla Massoneria ‘sono circa 30 mila in totale, di cui 20 mila del Grande Oriente’ (http://loggiaheredom1224.blogspot.it/2011/05/giovani-muratori-crescono.html). Ricordiamo però che – come sanno i bene informati – ci sono anche massoni che non compaiono nelle liste ufficiali. Le tre principali obbedienze massoniche in Italia sono in continuo aumento in termini numerici e soprattutto di domande di ammissione. Gustavo Raffi ha parlato di una media di 1000-1500 nuove domande di ammissione all’anno per quanto riguarda il GOI.

Tenete bene a mente però che quantunque ‘pochi’, i massoni occupano in tutti i settori della società posti che contano; si trovano infatti in posti di comando e di grande responsabilità per cui l’influenza della massoneria è garantita nel mondo.

http://www.salpan.org/Home.htm

LA VITA NELLA GIOIA

Filed under: Religione,VITA — giacomo.campanile @ 08:52

1. Cammina da 10 a 30 minuti tutti i giorni. Mentre cammini, sorridi.

2. Siediti e stai in silenzio per almeno 10 minuti.

3. Ascolta ogni giorno della buona musica, è un alimento autentico per lo spirito.

4. Quando ti alzi al mattino pronuncia quanto segue: “Il mio proposito odierno è…”.

5. Gioca più dell’anno passato.

6. Leggi più libri dell’anno passato.

7. Osserva il cielo almeno una volta al giorno e renditi conto della maestosità del mondo che ti circonda.

8. Sogna di più quando stai sveglio.

9. Vivi con entusiasmo ed energia.

10. Non farti sfuggire l’opportunità d’abbracciare chi apprezzi.

11. Cerca di far ridere almeno tre persone al giorno.

12. Elimina il disordine dalla tua casa, dal tuo scrittoio e lascia che nuove energie entrino nella tua vita.

13. Fai una colazione da Re, pranza come un Principe e cena da Mendicante.

14. Sorridi e ridi di più.

15. La vita è troppo corta per perdere tempo ad odiare qualcuno.

16. Non prenderti troppo sul serio; non lo fa più nessuno.

17. Non devi necessariamente uscire vincitore da ogni discussione; accetta quando non sei d’accordo ed impara dagli altri.

18. Mettiti in pace con il tuo passato, così non ti rovinerai il presente.

19. Non paragonare la tua vita con quella di un altro; ha fatto un cammino diverso.

20. Nessuno è responsabile della tua felicità se non tu stesso.

21. Ricorda che non hai il controllo di tutto ciò che succede, però “Sì” di ciò cha fai con esso.

22. Ogni giorno, impara qualcosa di nuovo.

23. Non importa quanto la situazione sia buona o cattiva; cambierà

24. Il tuo lavoro non si occupa di te quando sarai ammalato. I tuoi amici lo faranno; mantieniti in contatto con loro.

25. Lascia perdere tutto ciò che non sia utile, buono o divertente.

26. L’invidia è una perdita di tempo; hai già tutto quello che desideri.

27. Tieniti in contatto con i tuoi familiari; scrivi loro dicendo .”vi sto pensando”!!!

28. Il meglio deve ancora arrivare.

27. Quello che la maggioranza pensa di te, non è un’incombenza.

29. Sfrutta un viaggio. E’ un’opportunità da cui devi trarre il maggior beneficio.

30. La vita è bella; godila finché puoi.

28 Gennaio 2014

Insegnamento della Religione Cattolica e/o attività alternative: collocazione oraria, diritti e doveri dei docenti, programmazione attività. La Guida

Filed under: Religione,SCUOLA — giacomo.campanile @ 17:10

Chiarimenti e precisazioni sulle norme che regolano l’insegnamento della Religione Cattolica. Fermo restando che l’autonomia consente alle scuole di pensare la propria attività didattica in termini di flessibilità, occorre sottolineare che l’Irc è legato ad alcuni vincoli rigidi che devono garantire il rispetto di fondamentali principi giuridici espressamente indicati dal Concordato tra lo Stato Italiano e la Santa Sede. La Guida dell’USR Piemonte

a) l’Irc è disciplina curricolare e non può essere trasformata in disciplina complementare o extracurricolare; essa appartiene alla quota nazionale obbligatoria del curricolo nelle scuole di ogni ordine e grado;

b) la facoltatività dell’Irc è cosa ben diversa da quella degli insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi previsti dalla scuola dell’autonomia. Facoltativo per gli alunni, l’Irc non è facoltativo per lo Stato, che con la revisione del Concordato si è impegnato ad assicurarlo (Legge n. 121 del 25 marzo 1985, Art. 9.2).

c) l’Irc deve essere comunque assicurato in tutte le scuole e la sua facoltatività attiene solo alla facoltà di scelta di alunni e genitori, ma non la sua appartenenza strutturale all’ordinamento scolastico;

d) la collocazione oraria dell’Irc deve essere quella ordinariamente prevista per tutte le altre discipline, non potendosi attuare alcun trattamento diverso tale da porre in essere discriminazioni a carico degli alunni avvalentisi o non avvalentisi (Cfr. CM
n.9/91e D.P.R. n.175 del 20/08/2012 punto 2.1.a );

e) i docenti di Religione Cattolica fanno parte, con i medesimi diritti e doveri degli altri insegnanti, del Consiglio di Classe. Partecipano a pieno titolo alla valutazione finale degli alunni avvalentisi, alla determinazione del credito scolastico nel percorso per l’ammissione agli esami di stato..

In concreto l’Intesa ribadisce che la collocazione dell’Irc nell’orario delle lezioni “è effettuata dal Dirigente Scolastico sulla base delle proposte del Collegio dei docenti, secondo il normale criterio di equilibrata distribuzione delle diverse discipline nella giornata e nella settimana, nell’ambito della scuola e per ciascuna classe”. (DPR 175/12, 2.2.).

Si richiama l’attenzione sul contenuto della nota del MIUR – Dipartimento per l’Istruzione – prot. n. 2487 del 15 novembre 2013. La nota in questione prevede, innanzitutto, in mancanza di un espresso divieto nell’Intesa succitata, la possibilità di affidare l’insegnamento della religione cattolica ad uno stesso insegnante anche in più sezioni o classi in cui si trovi ad essere titolare di altri insegnamenti o attività educative. Inoltre, la nota n. 2487 ricorda che, sempre ai sensi della succitata Intesa, il dirigente scolastico è tenuto a sentire il parere dell’ordinario diocesano, che certamente può esprimersi anche in merito al numero effettivo di classi o sezioni in cui l’insegnamento della religione cattolica deve essere affidato al medesimo insegnante.

Infine, poiché l’affidamento dell’insegnamento della religione cattolica al docente di classe o sezione rappresenta una facoltà per il dirigente scolastico e non un obbligo, non sussiste in capo al docente interessato alcun diritto di ottenere tale insegnamento, ma solo la possibilità di manifestare la propria disponibilità

La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai genitori (o dagli studenti negli istituti di istruzione secondaria superiore), al momento dell’iscrizione ad uno dei corsi di studi delle istituzioni scolastiche, mediante la compilazione dell’apposita sezione on line. Tale scelta ha effetto per l’intero anno scolastico di prima iscrizione, ha valore per l’intero corso di studi e, comunque, in tutti i casi in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio. In ogni caso è fatto salvo il diritto di modificare tale scelta iniziale per l’anno scolastico successivo, esclusivamente su iniziativa degli interessati, tramite un’espressa dichiarazione che deve pervenire alla scuola entro il termine delle iscrizioni.

Nei confronti degli alunni/studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, devono essere posti in essere tutti gli adempimenti necessari per garantire il diritto di frequentare attività alternative (C.M. n. 18 del 4 luglio 2013). Per quanto concerne l’organizzazione delle attività alternative alla religione cattolica, si rinvia alle indicazioni contenute nella C.M. n. 316 del 28 ottobre 1987. Si evidenzia che la scelta specifica di attività alternative è operata, all’interno di ciascuna scuola, utilizzando il modello C (C.M. n. 28 del 10 gennaio 2014). Tale allegato deve essere compilato, da parte degli interessati, all’inizio dell’anno scolastico, in attuazione della programmazione di inizio anno da parte degli organi collegiali e trova concreta attuazione attraverso le seguenti opzioni possibili:

  • attività didattiche e formative;
  • attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente;
  • libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale docente (per studenti delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado);
  • non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica.

Per quanto concerne la programmazione delle attività alternative all’Irc sono escluse le attività curricolari comuni a tutti gli alunni (c.m. 368 del 85) ed è compito del collegio dei docenti (fatta eccezione per la scuola primaria, in cui spetta ai consigli di interclasse) assolvere tale adempimento all’inizio di ogni anno scolastico e comunque entro il primo mese dall’inizio delle lezioni ( CM 129/86).

I contenuti delle attività alternative non devono risultare discriminanti e, fermo restando il carattere di libera programmazione, il Ministero ha fornito alcuni orientamenti per queste attività. Le CM 129/86 e 130/86 propongono, per il primo ciclo, che tali attività, concorrenti al processo formativo della personalità degli alunni/allievi, siano volte “all’approfondimento di quelle parti dei programmi più strettamente attinenti ai valori della vita e della convivenza civile”(C.M. 129) e “all’approfondimento di quelle parti dei programmi di storia e di educazione civica più strettamente attinenti alle tematiche relative ai valori fondamentali della vita e della convivenza civile” (C.M. 130) . Tale suggerimento si estende e si specifica nell’ordine secondario dove la CM 131/86 aggiunge, per il secondo grado, “il ricorso ai documenti del pensiero e della esperienza umana relativa ai valori fondamentali della vita e della esperienza umana. La CM 316/87 precisa che il Collegio Docenti dovrà formulare precisi programmi e propone un modello di attività didattica sul tema dei Diritti dell’uomo. Ai docenti incaricati di tale attività dovrà essere raccomandato di prestare attenzione a non costituire, con le loro personali scelte didattiche, motivo di discriminazione tra avvalentesi e non avvalentesi.

Per quanto riguarda la valutazione l’OM 13/13 stabilisce che “I docenti di Religione Cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento, esprimendosi in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e al profitto che ne ha tratto. (art. 8, 13).

Analogamente, partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico i docenti delle attività didattiche e formative alternative all’insegnamento della religione cattolica. Detti docenti si esprimono sull’interesse manifestato e sul profitto raggiunto limitatamente agli alunni che abbiano seguito tali attività. (8.14).

Per le attività alternative non sono specificate modalità di valutazione (voti o giudizi) anche se, come previsto dalla nota MIUR 695 del 09/02/2012, i docenti di attività alternativa “partecipano a pieno titolo ai consigli di classe per gli scrutini periodici e finali …”.

Ai fini del credito scolastico è previsto che possano essere considerati anche i risultati conseguiti nello studio individuale a condizione che la scuola abbia individuato e deliberato specifiche modalità di valutazione e certificazione.

Per quanto riguarda l’individuazione dei docenti chiamati a svolgere l’insegnamento sulle attività alternative e i relativi aspetti retributivi si veda la nota MEF del 7/3/2011 Prot. n. 26482. Si richiama l’attenzione sull’obbligatorietà per la scuola di assicurare le attività alternative (C.M. 18/2013).

Gli alunni che scelgono di frequentare le attività alternative possono essere accorpati sia per classi parallele sia in senso verticale (C.M. 302/86).

Le SS.LL. sono invitate a provvedere con idonei strumenti di gestione e di verifica affinché anche per gli alunni che hanno optato per lo studio individuale, questo non si trasformi, nei fatti, in una “nessuna attività” con imponderabili rischi che potrebbero derivare da un’eventuale trascuratezza dell’obbligo di vigilanza nei confronti degli alunni non avvalentisi.

In ultimo si ricorda che, come precisato dalla C.M. telegrafica n.253 del 13.08.1987, l’esercizio del diritto di scelta se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica non può costituire criterio per la formazione delle classi e pertanto deve essere mantenuta l’unità della classe cui appartiene l’alunno.

8 Ottobre 2013

Religione Egizia. La religione dell’antico Egitto. Lezione ottobre 2019

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE,Religione — giacomo.campanile @ 09:18

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QUIZ DI RELIGIONE EGIZIA

La religione egizia, come la maggior parte delle religioni antiche, era politeista e abbondava di divinità zoomorfe, cioè di dèi-animali resi sacri per la loro funzione: il coccodrillo, segnalava l’approssimarsi delle piene, lo sciacallo eliminava le carogne, il gatto cacciava i roditori dai depositi di cereali

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4 Ottobre 2013

PROVE DELL’ESISTENZA DI DIO.

Filed under: LEZIONE,Teologia — giacomo.campanile @ 11:52

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San Tommaso d’Aquino

Le vie che portano alla conoscenza di Dio

31 Creato a immagine di Dio, chiamato a conoscere e ad amare Dio, l’uomo che cerca Dio scopre alcune « vie » per arrivare alla conoscenza di Dio. Vengono anche chiamate « prove dell’esistenza di Dio », non nel senso delle prove ricercate nel campo delle scienze naturali, ma nel senso di « argomenti convergenti e convincenti » che permettono di raggiungere vere certezze.

Queste « vie » per avvicinarsi a Dio hanno come punto di partenza la creazione: il mondo materiale e la persona umana.

35 L’uomo ha facoltà che lo rendono capace di conoscere l’esistenza di un Dio personale. Ma perché l’uomo possa entrare nella sua intimità, Dio ha voluto rivelarsi a lui e donargli la grazia di poter accogliere questa rivelazione nella fede. Tuttavia, le prove dell’esistenza di Dio possono disporre alla fede ed aiutare a constatare che questa non si oppone alla ragione umana.

37 Tuttavia, nelle condizioni storiche in cui si trova, l’uomo incontra molte difficoltà per conoscere Dio con la sola luce della ragione.

« Infatti, sebbene la ragione umana, per dirla semplicemente, con le sole sue forze e la sua luce naturale possa realmente pervenire ad una conoscenza vera e certa di un Dio personale, il quale con la sua provvidenza si prende cura del mondo e lo governa, come pure di una legge naturale inscritta dal Creatore nelle nostre anime, tuttavia la stessa ragione incontra non poche difficoltà ad usare efficacemente e con frutto questa sua capacità naturale. Infatti le verità che concernono Dio e riguardano i rapporti che intercorrono tra gli uomini e Dio trascendono assolutamente l’ordine delle cose sensibili, e, quando devono tradursi in azioni e informare la vita, esigono devoto assenso e la rinuncia a se stessi. Lo spirito umano, infatti, nella ricerca intorno a tali verità, viene a trovarsi in difficoltà sotto l’influsso dei sensi e dell’immaginazione ed anche a causa delle tendenze malsane nate dal peccato originale. Da ciò consegue che gli uomini facilmente si persuadono, in tali argomenti, che è falso o quanto meno dubbio ciò che essi non vorrebbero che fosse vero ».41

47 La Chiesa insegna che il Dio unico e vero, nostro Creatore e Signore, può essere conosciuto con certezza attraverso le sue opere, grazie alla luce naturale della ragione umana.47

40) Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, c. 2: DS 3004; cf Ibid., De Revelatione, canone 2: DS 3026; Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Dei Verbum, 6: AAS 58 (1966) 819.

(41) Pio XII, Lett. enc. Humani generis: DS 3875.

(42) Ibid.: DS 38

www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s1c1_it.htm

14 Settembre 2013

CAPPELLA SISTINA. RELIGIONE E ARTE. LEZIONE OTTOBRE 2019

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Cappella Sistina. Religione e Arte. La volta, episodi della Genesi

Franz Joseph Haydn – DIE SCHÖPFUNG – (La Creazione) Oratorio per Soli, Coro e Orchestra

Video introduttivo Cappella Sistina

video Michelangelo. Cappella Sistina per dipingere ad affresco i mille metri quadratO

VIDEO CREAZIONE DI MICHELANGELO

La Cappella Sistina è una delle cappelle del Palazzo Apostolico della Città del Vaticano, dove si trova la residenza ufficiale del Papa. Il suo nome proviene dal Papa Sisto IV che ordinò il suo restauro tra il 1473 e il 1481. Da allora, questa cappella è servita per la celebrazione di atti e cerimonie papali.

Durante il pontificato di Sisto IV, un gruppo di pittori rinascimentali venne chiamato ad eseguire opere nella cappella, tra cui Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Pinturicchio, Domenico Ghirlandaio, Cosimo Rosselli e Luca Signorelli. Furono fatte due serie di pannelli d’affresco, uno sulla vita di Mosè a sinistra dell’altare e un altro sulla vita di Gesù Cristo a destra.

Su ordine di papa Giulio II, Michelangelo decorò la volta della cappella, tutti gli affreschi del soffitto della Cappella Sistina sono opera di questo brillante artista che ha avuto bisogno di quattro anni per completare l’opera, dal 1508 al 1512, creando un’opera d’arte senza precedenti e che avrebbe cambiato il corso dell’arte occidentale.

Anni dopo, tra il 1536 e il 1541, dipinse il Giudizio Universale nel muro dell’altare, per i Papi Clemente VII e Pablo III.

Volta

Volta

 Giulio II  affida a Michelangelo una nuova decorazione pittorica.

L’8 maggio del 1508 l’artista sottoscrisse il contratto, Michelangelo pose nove Storie centrali, raffiguranti episodi della Genesi, con ai lati figure di Ignudi, sostenenti medaglioni con scene tratte dal Libro dei Re. Alla base della struttura architettonica, dodici Veggenti, cioè Profeti e Sibille, siedono su troni monumentali a cui si contrappongono più in basso gli Antenati di Cristo, raffigurati nelle Vele e nelle Lunette (parete nordparete sudparete ingresso). Infine nei quattro Pennacchi angolari, l’artista rappresentò alcuni episodi della miracolosa salvazione del popolo d’Israele.

Il lavoro dovette essere completato entro il 31 ottobre del 1512, poiché il 1° novembre il Papa celebrò la messa in Cappella.

IL GIUDIZIO UNIVERSALE VIDEO

La grandiosa composizione, realizzata da Michelangelo tra il 1536 e il 1541, si incentra intorno alla figura dominante del Cristo, colto nell’attimo che precede quello in cui verrà emesso il verdetto del Giudizio (Matteo 25,31-46). Il suo gesto, imperioso e pacato, sembra al tempo stesso richiamare l’attenzione e placare l’agitazione circostante: esso dà l’avvio ad un ampio e lento movimento rotatorio in cui sono coinvolte tutte le figure.

Ne rimangono escluse le due lunette in alto con gruppi di angeli recanti in volo i simboli della Passione (a sinistra la Croce, i dadi e la corona di spine; a destra la colonna della Flagellazione, la scala e l’asta con la spugna imbevuta di aceto).

Accanto a Cristo è la Vergine, che volge il capo in un gesto di rassegnazione: ella infatti non può più intervenire nella decisione, ma solo attendere l’esito del Giudizio.

Anche i Santi e gli Eletti, disposti intorno alle due figure della Madre e del Figlio, attendono con ansia di conoscere il verdetto. Alcuni di essi sono facilmente riconoscibili: S. Pietro con le due chiavi, S. Lorenzo con la graticola, S. Bartolomeo con la propria pelle in cui si suole ravvisare l’autoritratto di Michelangelo, S. Caterina d’Alessandria con la ruota dentata, S. Sebastiano inginocchiato con le frecce in mano.

Nella fascia sottostante, al centro gli angeli dell’Apocalisse risvegliano i morti al suono delle lunghe trombe; a sinistra i risorti in ascesa verso il cielo recuperano i corpi (Resurrezione della carne), a destra angeli e demoni fanno a gara per precipitare i dannati nell’inferno.

Infine in basso Caronte a colpi di remo insieme ai demoni fa scendere i dannati dalla sua imbarcazione per condurli davanti al giudice infernale Minosse, con il corpo avvolto dalle spire del serpente. E’ evidente in questa parte il riferimento all’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Assieme agli elogi, il Giudizio suscitò tra i contemporanei violente reazioni, come ad esempio quella del Maestro delle Cerimonie Biagio da Cesena, il quale disse che “era cosa disonestissima in un luogo tanto onorato avervi fatto tanti ignudi che si disonestamente mostrano le loro vergogne e che non era opera da Cappella del Papa ma da stufe e osterie” (G. Vasari, Le Vite). Le polemiche, continuate nel corso degli anni, portarono nel 1564 alla decisione da parte della Congregazione del Concilio di Trento di far coprire alcune delle figure del Giudizio ritenute “oscene”. L’incarico di dipingere i panneggi di copertura, le cosiddette “braghe”, fu data a Daniele da Volterra, da allora noto come il “braghettone”. Le “braghe” di Daniele furono solo le prime, altre infatti se ne aggiunsero nei secoli successivi.

Parete Nord

Parete Nord

Le Storie di Cristo comprendevano in origine otto riquadri, ciascuno presentato da un titolo nel fregio superiore, che iniziavano con la Natività eseguita dal Perugino sulla parete dell’altare, poi distrutta per far posto al Giudizio Universale di Michelangelo. Oggi, quindi, i Fatti della Vita di Cristo partono dal secondo riquadro che rappresenta il Battesimo (Matteo 3, 13-17Marco 1, 9-11Luca 3, 21-22Giovanni 1, 29-34), Tentazioni di Cristo (Matteo 4, 1-11Marco 1, 12-13Luca 4, 1-13) e la Purificazione del lebbroso (Matteo 8, 1-4Marco 1, 40-45Luca 5, 12-16). Il terzo raffigura in primo piano la Vocazione dei primi apostoli Pietro e Andrea, mentre sullo sfondo è la chiamata di Giovanni e Giacomo (Matteo 4, 18-22Marco 1, 16-20Luca 5, 1-11).

L’affresco successivo illustra il Discorso della montagna (Matteo capp. 5-7Luca 6, 17-49) e la guarigione del lebbroso (Matteo 8,1-4Marco 1, 40-45Luca 5, 12-16), mentre il quinto mostra la Consegna delle chiavi (Matteo 16, 13-20), vale a dire la trasmissione dei poteri da Cristo a Pietro, suo vicario, oltre ai due episodi del Pagamento del tributo (Matteo 17, 24-27) e della Tentata lapidazione di Cristo (Giovanni 8, 31-59;10, 31-39) sullo sfondo. Conclude la serie su questa parete l’Ultima Cena (Matteo 26, 17-29Marco 14, 12-25Luca 22, 7-23Giovanni 13, 21-30) dove, al di là delle finestre sono rappresentati tre episodi della Passione: Orazione nell’orto (Matteo 26, 36-46Marco 14, 32-42;Luca 22, 39-46), Cattura di Gesù (Matteo 26, 47-56Marco 14, 43-52Luca 22, 47-53Giovanni 18, 1-11), Crocifissione (Matteo 27, 32-50Marco 15, 22-39Luca 23, 33-46Giovanni 19, 17-30).

Il ciclo si conclude con la Resurrezione di Cristo (Matteo 28, 1-8) sulla parete d’ingresso. A ciascun riquadro delle storie corrisponde nella fascia inferiore un finto tendaggio con le imprese di Sisto IV. La serie dei Pontefici si snodava lungo tutte le pareti della Cappella a partire da quella dell’altare, in cui al centro figuravano Cristo e il primo papa Pietro, oltre a Lino e Cleto. Le quattro figure andarono perdute allorché Michelangelo, per ordine di Paolo III, nel 1536 dipinse su questa parete il Giudizio Universale. I Pontefici sono disposti a coppie entro nicchie ai lati delle finestre: la loro successione non si svolge su una parete, ma si alternano con quella di fronte.

Gli autori della serie sono gli stessi dei cicli della vita di Mosè e di Cristo, vale a dire Pietro Perugino, Sandro Botticelli, Cosimo Rosselli, Domenico Ghirlandaio. I diversi personaggi si differenziano solo lievemente nella posizione; essi sono generalmente rappresentati a figura intera, di tre quarti con un libro o un rotolo, oppure in atto di benedizione.

Nelle lunette e nelle vele soprastanti Michelangelo ha rappresentato gli Antenati di Cristo, anticipatori della sua venuta e quindi della Redenzione. Essi sono elencati all’inizio del Vangelo di Matteo (Matteo 1,1-17), che a partire da Abramo riporta i nomi di quaranta progenitori di Cristo (differenziandosi dall’altra versione dell’evangelista Luca, che iniziando da Adamo riporta invece 75 famiglie), rappresentati qui non tanto come immagini storiche quanto come figurazioni simboliche di un’umanità colta in varie attitudini e soprattutto nel suo costituirsi in nuclei familiari. Numerosi tentativi di collegare i nomi scritti sulle targhe ai personaggi raffigurati non hanno però consentito fino ad ora di stabilirne una identificazione certa.

Parete Sud

Parete Sud

Le Storie di Mosè, che comprendevano in origine otto riquadri ciascuno presentato da un titolo nel fregio superiore, iniziavano dalla parete d’altare con la Nascita e il Ritrovamento di Mosè del Perugino, affresco andato perduto al tempo della realizzazione del Giudizio Universale di Michelangelo.

Oggi quindi il ciclo dell’Antico Testamento parte dal Viaggio di Mosè in Egitto, in cui compaiono in un unico riquadro il Congedo dal suocero Ietro (Esodo 4, 18-20), il Ritorno in Egitto con la famiglia (Esodo 4, 18-20), la Circoncisione del secondogenito (Esodo 4, 24-26). Il secondo riquadro descrive alcuni Fatti della vita di Mosè: l’uccisione dell’egiziano (Esodo 2, 11-15), la lotta con i pastori per difendere le figlie di Ietro (Esodo 2, 16-21) e la visione del roveto ardente (Esodo 3, 1-12). Il terzo affresco illustra il Passaggio del Mar Rosso (Esodo 14, 5-31), cui segue la Consegna delle Tavole della Legge dove sono narrati simultaneamente la Salita di Mosè sul Monte Sinai (Esodo 24, 12-1731, 18 ) per ricevere le Tavole della Legge, l’Adorazione del vitello d’oro (Esodo 32, 1-20), la Punizione degli ebrei idolatri (Esodo 32, 25-35) e il ritorno del Profeta con le nuove Tavole della Legge (Esodo 34, 1-4). Il riquadro successivo illustra un episodio alquanto raro, vale a dire la Punizione di Core, Datan e Abiram (Numeri 16, 1-35), sacerdoti ebrei che negavano a Mosè e Aronne l’autorità civile e religiosa sul popolo eletto; essi furono per questo inghiottiti dalla terra e consumati da un fuoco invisibile insieme alle loro famiglie.

L’ultimo affresco mostra il Testamento e morte di Mosè (Deuteronomio 3334) dopo essere giunto in vista della Terra Promessa. Il ciclo si conclude sulla parete d’ingresso con la Contesa sul corpo di Mosè (Lettera di Giuda, 9). Ciascun riquadro delle storie corrisponde nella fascia inferiore un finto tendaggio con le imprese di Sisto IV.

Michelangelo, per ordine di Paolo III, nel 1536 dipinse su questa parete il Giudizio Universale. I Pontefici sono disposti a coppie entro nicchie ai lati delle finestre: la serie non è rappresentata in sequenza ma si alterna sulle pareti. Gli autori sono gli stessi dei cicli della vita di Mosè e di Cristo, vale a dire Pietro Perugino, Sandro Botticelli, Cosimo Rosselli, Domenico Ghirlandaio. I diversi personaggi si differenziano solo lievemente nella posizione o nella fisionomia dei gesti; essi sono generalmente rappresentati di tre quarti con un libro o un rotolo oppure in atto di benedizione. Nelle lunette e nelle vele soprastanti Michelangelo ha rappresentato gli Antenati di Cristo, anticipatori della sua venuta e quindi della Redenzione. Essi sono elencati all’inizio del Vangelo di Matteo (Matteo 1, 1-17), che a partire da Abramo riporta i nomi di quaranta progenitori di Cristo (differenziandosi dall’altra versione dell’evangelista Luca, che iniziando da Adamo riporta invece 75 famiglie), rappresentati qui non tanto come immagini storiche quanto come figurazioni simboliche di un’umanità colta in varie attitudini e soprattutto nel suo costituirsi in nuclei familiari. Numerosi tentativi di collegare i nomi scritti sulle targhe ai personaggi raffigurati non hanno però consentito fino ad ora di stabilirne una identificazione certa.

DISEGNI DA COLORARE MICHELANGELO

Antique illustration: The Creation of Adam by Michelangelo

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