14 Gennaio 2015

Religione e Musica. Dies irae. Verdi, Mozart. Stabat mater. Rossini

Filed under: LEZIONI 2014-15,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 11:15

Semyon Bychkov and BBC Symphony Orchestra – Dies Irae [Verdi Requiem]

Rossini Stabat Mater – Amen. In sempiterna saecula.

Dies Irae – Mozart – Requiem – Claudio Abbado

Karl Jenkins- Requiem- Dies Irae

Il Dies irae è una sequenza in lingua latina, molto famosa, attribuita dubitativamente a Tommaso da Celano. Descrive il giorno del giudizio, l’ultima tromba che raccoglie le anime davanti al trono di Dio, dove i buoni saranno salvati e i cattivi condannati al fuoco eterno. Il Dies irae è una delle parti più note del requiem e quindi del rito per la messa esequiale previsto dalla liturgia per la messa di rito tridentino.

Probabilmente l’ispirazione dell’inno è biblica, dalla versione latina della Vulgata del libro di Sofonia 1,15-16.

Testo e traduzione

Dies Irae, dies illa
solvet saeclum in favilla:
teste David cum Sybilla.

Quantus tremor est futurus,
Quando judex est venturus,
Cuncta stricte discussurus.

Tuba, mirum spargens sonum
per sepulcra regionum
coget omnes ante thronum.

Mors stupebit et natura,
cum resurget creatura,
judicanti responsura.

Liber scriptus proferetur,
in quo totum continetur,
unde mundus judicetur.

Judex ergo cum sedebit,
quidquid latet, apparebit:
nil inultum remanebit.

Quid sum miser tunc dicturus?
quem patronum rogaturus,
cum vix justus sit securus?

Rex tremendae majestatis,
qui salvandos salvas gratis,
salva me, fons pietatis.

Recordare, Jesu pie,
quod sum causa tuae viae
ne me perdas illa die.

Quaerens me, sedisti lassus,
redemisti Crucem passus:
tantus labor non sit cassus.

Juste judex ultionis,
donum fac remissionis
ante diem rationis.

Ingemisco, tamquam reus,
culpa rubet vultus meus
supplicanti parce, Deus.

Qui Mariam absolvisti,[1]
et latronem exaudisti,
mihi quoque spem dedisti.

Preces meae non sunt dignae,
sed tu bonus fac benigne,
ne perenni cremer igne.

Inter oves locum praesta,
et ab haedis me sequestra,
statuens in parte dextra.

Confutatis maledictis,
flammis acribus addictis,
voca me cum benedictis.

Oro supplex et acclinis,
cor contritum quasi cinis:
gere curam mei finis.

Lacrimosa dies illa,
qua resurget ex favilla

Judicandus homo reus.
huic ergo parce, Deus:

Pie Jesu Domine,
dona eis requiem. Amen.

Il giorno dell’ira, quel giorno che
dissolverà il mondo terreno in cenere
come annunciato da Davide e dalla Sibilla.

Quanto terrore verrà
quando il giudice giungerà
a giudicare severamente ogni cosa.

La tromba diffondendo un suono mirabile
tra i sepolcri del mondo
spingerà tutti davanti al trono.

La Morte e la Natura si stupiranno
quando risorgerà ogni creatura
per rispondere al giudice.

Sarà presentato il libro scritto
nel quale è contenuto tutto,
dal quale si giudicherà il mondo.

E dunque quando il giudice si siederà,
ogni cosa nascosta sarà svelata,
niente rimarrà invendicato.

In quel momento che potrò dire io, misero,
chi chiamerò a difendermi,
quando a malapena il giusto potrà dirsi al sicuro?

Re di tremendo potere,
tu che salvi per grazia chi è da salvare,
salva me, fonte di pietà.

Ricorda, o pio Gesù,
che io sono la causa del tuo viaggio;
non lasciare che quel giorno io sia perduto.

Cercandomi ti sedesti stanco,
mi hai redento con il supplizio della Croce:
che tanto sforzo non sia vano!

Giusto giudice di retribuzione,
concedi il dono del perdono
prima del giorno della resa dei conti.

Comincio a gemere come un colpevole,
per la colpa è rosso il mio volto;
risparmia chi ti supplica, o Dio.

Tu che perdonasti Maria di Magdala,[2]
tu che esaudisti il buon ladrone,
anche a me hai dato speranza.

Le mie preghiere non sono degne;
ma tu, buon Dio, con benignità fa’
che io non sia arso dal fuoco eterno.

Assicurami un posto fra le pecorelle,
e tienimi lontano dai caproni,
ponendomi alla tua destra.

Una volta smascherati i malvagi,
condannati alle fiamme feroci,
chiamami tra i benedetti.

Prego supplice e in ginocchio,
il cuore contrito, come ridotto a cenere,
prenditi cura del mio destino.

Giorno di lacrime, quello,
quando risorgerà dalla cenere

Il peccatore per essere giudicato.
perdonalo, o Dio:

Pio Signore Gesù,
dona a loro la pace. Amen.

7 Gennaio 2015

Epifania del Signore 2015

Filed under: LEZIONI 2014-15 — giacomo.campanile @ 11:01

L’Epifania (anche detta Epifania del Signore) è una festa cristiana celebrata dodici giorni dopo il Natale, ossia il 6 gennaio per le chiese occidentali e per quelle orientali che seguono il calendario gregoriano, e il 19 gennaio per le chiese orientali che seguono il calendario giuliano.

Il termine deriva dal greco antico, verbo ἐπιφαίνω, epifàino (che significa “mi rendo manifesto”), dal sostantivo femminile ἐπιφάνεια, epifàneia (manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina).

Nella Chiesa cattolica è una delle massime solennità celebrate, assieme alla Pasqua, il Natale, la Pentecoste e l’Ascensione, ed è quindi istituita come festa di precetto; nei Paesi in cui non è festività civile viene spostata alla domenica tra il 2 e l’8 gennaio.

15 Dicembre 2014

Madonna dei palafrenieri di Caravaggio

Filed under: LEZIONI 2014-15 — giacomo.campanile @ 11:26

Madonna dei palafrenieri è un dipinto a olio su tela (292×211 cm) realizzato nel 1606 dal pittore italiano Caravaggio. È conservato nella Galleria Borghese di Roma.

Il quadro mostra Maria ed il Bambino mentre schiacciano il serpente del peccato originale, alla presenza di Sant’Anna.

L’opera venne commissionata all’artista dalla Arciconfraternita dei Parafrenieri Pontifici ed era destinata all’altare della loro cappella nella nuova basilica di San Pietro, dove avrebbe dovuto sostituire un vecchio dipinto (oggi conservato nella Sagrestia Vecchia), non più compatibile con le dimensioni del rinnovato allestimento dell’altare. Nella sua sede originaria rimase però solo pochi giorni, perché l’opera fu poi trasferita nella chiesa di Sant’Anna dei Palafrenieri. La commissione al Caravaggio risale al 31 ottobre 1605.

Al momento della realizzazione dell’opera, per la quale ricevette un compenso di 70 scudi, Caravaggio si trovava a casa dell’amico giureconsulto Andrea Ruffetti.

Il dipinto venne rifiutato dai committenti, perché fece scandalo il Bambino, troppo cresciuto per essere ritratto completamente nudo; inoltre, fecero scandalo la scollatura abbondante della Madonna e la modella scelta per quest’ultima, Lena, che era una nota prostituta (aveva posato anche per la Madonna dei Pellegrini).

Secondo alcuni studiosi[1] il vero motivo che provocò il rifiuto dell’opera è da ricercarsi nell’atteggiamento distaccato di Sant’Anna.

Vi era una disputa tra Cattolici e Protestanti su una diversa interpretazione del Vecchio Testamento sull’atto di schiacciare il serpente; secondo i Cattolici doveva essere Maria; secondo i protestanti Gesù. Nel 1566 Pio V risolse la questione riconoscendo questo ruolo ad entrambi. Tuttavia i Cardinali vollero vedere nel dipinto di Caravaggio un eccessivo coinvolgimento di Gesù nell’uccidere il serpente tanto da considerare l’opera eretica. Bisogna considerare che la disputa su chi fosse l’uccisore del serpente era terminata da pochi anni e non tutti i cardinali erano d’accordo con l’interpretazione fatta da Pio V.

L’opera venne quindi venduta per 100 scudi alla famiglia Borghese

Madonna dei palafrenieri

1 Dicembre 2014

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AL PARLAMENTO EUROPEO

Filed under: LEZIONI 2014-15,PAPA FRANCESCO — giacomo.campanile @ 11:41

VISITA DEL SANTO PADRE

AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO D’EUROPA

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO

AL PARLAMENTO EUROPEO

Strasburgo, Francia

Martedì, 25 novembre 2014

Speranza nel Signore che trasforma il male in bene e la morte in vita.

La “dignità” è una parola-chiave che ha caratterizzato la ripresa del secondo dopo guerra. La nostra storia recente si contraddistingue per l’indubbia centralità della promozione della dignità umana contro le molteplici violenze e discriminazioni, che neppure in Europa sono mancate nel corso dei secoli.

Oggi, la promozione dei diritti umani occupa un ruolo centrale nell’impegno dell’Unione Europea in ordine a favorire la dignità della persona, sia al suo interno che nei rapporti con gli altri Paesi.

Quale dignità è possibile senza una cornice giuridica chiara, che limiti il dominio della forza e faccia prevalere la legge sulla tirannia del potere? Quale dignità può mai avere un uomo o una donna fatto oggetto di ogni genere di discriminazione? Quale dignità potrà mai trovare una persona che non ha il cibo o il minimo essenziale per vivere e, peggio ancora, che non ha il lavoro che lo unge di dignità?

Promuovere la dignità della persona significa riconoscere che essa possiede diritti inalienabili di cui non può essere privata ad arbitrio di alcuno e tanto meno a beneficio di interessi economici.

Il bene comune, a quel “noi-tutti” formato da individui, famiglie e gruppi intermedi che si uniscono in comunità sociale

. Infatti, se il diritto di ciascuno non è armonicamente ordinato al bene più grande, finisce per concepirsi senza limitazioni e dunque per diventare sorgente di conflitti e di violenze.

Parlare della dignità trascendente dell’uomo, significa dunque fare appello alla sua natura, alla sua innata capacità di distinguere il bene dal male, a quella “bussola” inscritta nei nostri cuori e che Dio ha impresso nell’universo creato

Una delle malattie che vedo più diffuse oggi in Europa è la solitudine, propria di chi è privo di legami.

si ricava un’impressione generale di stanchezza, d’invecchiamento, di un’Europa nonna e non più fertile e vivace. Per cui i grandi ideali che hanno ispirato l’Europa sembrano aver perso forza attrattiva, in favore dei tecnicismi burocratici delle sue istituzioni.

A ciò si associano alcuni stili di vita un po’ egoisti, caratterizzati da un’opulenza ormai insostenibile e spesso indifferente nei confronti del mondo circostante, soprattutto dei più poveri.

L’essere umano rischia di essere ridotto a semplice ingranaggio di un meccanismo che lo tratta alla stregua di un bene di consumo da utilizzare, così che – lo notiamo purtroppo spesso – quando la vita non è funzionale a tale meccanismo viene scartata senza troppe remore, come nel caso dei malati, dei malati terminali, degli anziani abbandonati e senza cura, o dei bambini uccisi prima di nascere.

«è proprio l’oblio di Dio, e non la sua glorificazione, a generare la violenza»

Prendervi cura della fragilità, della fragilità dei popoli e delle persone.

Occorre ricordare sempre l’architettura propria dell’Unione Europea, basata sui principi di solidarietà e sussidiarietà, così che prevalga l’aiuto vicendevole e si possa camminare, animati da reciproca fiducia.

Non si può tollerare che milioni di persone nel mondo muoiano di fame, mentre tonnellate di derrate alimentari vengono scartate ogni giorno dalle nostre tavole.

«quanto più cresce la potenza degli uomini tanto più si estende e si allarga la loro responsabilità personale e collettiva»

Cari Eurodeputati, è giunta l’ora di costruire insieme l’Europa che ruota non intorno all’economia, ma intorno alla sacralità della persona umana, dei valori inalienabili; l’Europa che abbraccia con coraggio il suo passato e guarda con fiducia il futuro per vivere pienamente e con speranza il suo presente.

È giunto il momento di abbandonare l’idea di un’Europa impaurita e piegata su sé stessa per suscitare e promuovere l’Europa protagonista, portatrice di scienza, di arte, di musica, di valori umani e anche di fede. L’Europa che contempla il cielo e persegue degli ideali; l’Europa che guarda e difende e tutela l’uomo; l’Europa che cammina sulla terra sicura e salda, prezioso punto di riferimento per tutta l’umanità!

Non si può tollerare che il Mar Mediterraneo diventi un grande cimitero!

14 Novembre 2014

Cur Deus homo. Teologia dell’Incarnazione. Lezione novembre 2014

Filed under: LEZIONI 2014-15 — giacomo.campanile @ 09:34

Cur Deus homo. Teologia dell’Incarnazione.

Cur Deus homo (“Perché Dio [si è fatto] uomo”, o “Perché un Dio uomo”) è il titolo di un saggio di teologia che il monaco e filosofo cristiano Anselmo d’Aosta scrisse nel 1098.

Nel dialogo, composto da due libri, Anselmo spiega come, malgrado l’impossibilità dell’uomo di riparare al peccato di Adamo ed Eva contro Dio, Dio stesso si sia riconciliato con l’umanità facendosi uomo.

Il testo contiene un’apologia del dogma cristiano dell’incarnazione di Dio contro le critiche di ebrei e musulmani; l’idea di un Dio che, incarnandosi in forma umana, si avvilisce fino a morire sulla croce era infatti ritenuta assurda da molti di coloro che non professavano la fede cristiana.

Gesù, non macchiato dal peccato in virtù della sua natura divina e perciò privo di doveri e di debiti nei confronti di Dio, offrì volontariamente e liberamente la sua vita innocente a Dio stesso e così facendo, essendo uomo, espiò il peccato originale dell’umanità

28 Ottobre 2014

Festa di Ognissanti. Lezione ottobre 2014

Filed under: LEZIONI 2014-15 — giacomo.campanile @ 08:18

Il giorno di tutti i Santi, noto anche come Ognissanti, è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l’onore di tutti i Santi (siano o non siano stati canonizzati).

La solennità del calendario liturgico romano (in latino: Sollemnitas Omnium Sanctorum) cade il 1º novembre (seguita il 2 novembre dalla Commemorazione dei Defunti), ed è una festa di precetto.

Tutti i Santi, dipinto di Beato Angelico

DOMANDE PER L’OTTIMO.

CHI SONO I SANTI?

COS’È’ IL PARADISO E IL PURGATORIO?

RICORDI LA PREGHIERA PER I DEFUNTI?

OGGI CI SONO I SANTI?

PERCHÉ’ SAN PAOLO CHIAMAVA I CRISTIANI SANTI?

PERCHÉ I SANTI CHE SONO VICINI A DIO SI SENTONO PECCATORI E QUELLI LONTANI DA DIO NON SI SENTONO PECCATORI?

PERCHÉ I CRISTIANI NON BRUCIANO I MORTI?

CHE COSA E’ L’INFERNO?

C’E’ NESSUNO ALL’INFERNO?

COSA BISOGNA FARE IL GIORNO DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI?

14 Ottobre 2014

Beatificazione di Papa Paolo VI. Ottobre 2014

Filed under: LEZIONI 2014-15 — giacomo.campanile @ 07:42

Papa Paolo VI (in latino: Paulus PP. VI, nato Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini; Concesio, 26 settembre 1897 – Castel Gandolfo, 6 agosto 1978) è stato il 262º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, primate d’Italia e 4º sovrano dello Stato della Città del Vaticano a partire dal 21 giugno 1963 fino alla morte. È venerabile dal 20 dicembre 2012, dopo che papa Benedetto XVI ne ha riconosciuto le virtù eroiche. Sarà beatificato il 19 ottobre 2014.

Concluso il Concilio l’8 dicembre 1965, si aprì però un periodo difficilissimo per la Chiesa cattolica, che si trovò in un periodo storico e culturale di forte antagonismo tra i difensori di un cattolicesimo tradizionale che attaccavano gli innovatori accusandoli di diffusione di ideologie marxiste, laiciste e anticlericali. La stessa società civile era attraversata da forti scontri e contrasti politici e sociali, che sfoceranno nel sessantotto in quasi tutto il mondo occidentale. Celebre la sua frase:”Aspettavamo la primavera, ed è venuta la tempesta”.

Paolo VI

13 Ottobre 2014

Bullismo e rispetto degli altri. Ottobre 2014

Filed under: LEZIONI 2014-15 — giacomo.campanile @ 10:48

Il bullismo è una forma di comportamento violento, attuato tramite l’impiego di falsi metodi di opposizione e intimidazione nei confronti di se stessi o nei confronti dei pari

Esistono diversi tipi di bullismo, che si dividono principalmente in bullismo direttobullismo indiretto.

Il bullismo diretto è caratterizzato da una relazione diretta tra vittima e bullo e a sua volta può essere catalogato come:

  • bullismo fisico: il bullo colpisce la vittima con colpi, calci, spintoni, sputi o la molesta sessualmente;
  • bullismo verbale: il bullo prende in giro la vittima, dicendole frequentemente cose cattive e spiacevoli o chiamandola con nomi offensivi, sgradevoli o minacciandola, dicendo il più delle volte parolacce e scortesie;
  • bullismo psicologico: il bullo ignora o esclude la vittima completamente dal suo gruppo o mette in giro false voci sul suo conto;
  • cyberbullying o bullismo elettronico: il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o la fotografa/filma in momenti in cui non desidera essere ripreso e poi invia le sue immagini ad altri per diffamarlo, per minacciarlo o dargli fastidio.

Il bullismo indiretto è meno visibile di quello diretto, ma non meno pericoloso, e tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, escludendola e isolandola per mezzo soprattutto del bullismo psicologico e quindi con pettegolezzi e calunnie sul suo conto.

Il sinodo 2014 “vocazione e missione della famiglia”

Filed under: LEZIONI 2014-15 — giacomo.campanile @ 10:43

“grande sfida per la Chiesa”. Ma la strada è segnata.”scelte pastorali coraggiose” nei confronti dei divorziati risposati e delle coppie conviventi. E sulle unioni omosessuali, pur sottolineando che “non possono essere equiparate al matrimonio tra uomo e donna”, e “senza negare le problematiche morali”, dal Sinodo arriva una presa d’atto che “vi sono casi in cui il mutuo sostegno fino al sacrificio costituisce un appoggio prezioso per la vita dei partner”.

La misericordia da affiancare alla dottrina – “Non si tratta di decisioni prese né di prospettive facili”, ha sottolineato il card. Erdo, l’obiettivo resta “trovare vie di verità e di misericordia per tutti”, secondo un approccio che permetta di apprezzare “più i valori positivi che custodiscono, anziché i limiti e le mancanze”. La relazione, frutto dei lavori della prima settimana nell’aula sinodale, afferma che “occorre accogliere le persone con la loro esistenza concreta, saperne sostenere la ricerca, incoraggiare il desiderio di Dio e la volontà di sentirsi pienamente parte della Chiesa anche di chi ha sperimentato il fallimento o si trova nelle situazioni più disparate”. E suggerisce una formula pastorale che sappia affiancare proprio la misericordia alla dottrina, partendo dalla “condiscendenza divina” citata nel Vangelo.

divorziati dopo discernimento – In generale, per tutte le situazioni “subite”, affermano i padri, rispetto ai sacramenti non si può ragionare sulla logica del “tutto o niente”. E sul caso dei divorziati, in particolare, si parte dalla “necessità di rendere più accessibili ed agili le procedure per il riconoscimento dei casi di nullità”, incrementando la responsabilità dei vescovi locali e invitando a istituire la  figura di un sacerdote che, adeguatamente preparato, possa offrire consulenza gratuita. Ma il documento arriva a formalizzare anche l’ipotesi dell’accesso alla comunione per i risposati, “preceduto da un cammino penitenziale sotto la responsabilità dal vescovo diocesano, e con un impegno chiaro in favore dei figli”. Si tratterebbe “di una possibilità non generalizzata, frutto di un discernimento attuato caso per caso”. Una posizione che ha creato, nell’ambito del Sinodo, dissenso tra cardinali e vescovi più intransigenti. A loro, i padri riformatori hanno obiettato invitando ad approfondire l’analisi teologica: “Se è possibile la comunione spirituale, perché non poter accedere a quella sacramentale?”, si legge nel documento.

Più ferma, invece, la posizione sui temi della contraccezione. Pur riconoscendo che “anche in questo ambito occorre un linguaggio realista” il Sinodo lascia spazio solo alle tecniche cosiddette “naturali” e invita a riscoprire “il messaggio dell’enciclica Humanae Vitae di Paolo VI, che sottolinea il bisogno di rispettare la dignità della persona nella valutazione morale dei metodi di regolazione della natalità”.
Accogliere i gay –  Un intero capitolo è poi dedicato alla questione dell’omosessualità che, si legge nel documento, chiama la Chiesa a una “importante sfida educativa”. Il Sinodo ritiene “non accettabile” che “organismi internazionali condizionino aiuti finanziari all’introduzione di normative ispirate all’ideologia del gender”. Ma alle persone omosessuali riconosce “doti e qualità da offrire alla comunità cristiana”. E invita i cattolici a domandarsi: “Siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità” senza però “compromettere la dottrina cattolica su famiglia e matrimonio”?

9 Ottobre 2014

LEZIONE 5. State buoni , Se potete – Film – Su San Filippo Neri. + 1595. Regia L.Magni

Filed under: LEZIONI 2014-15 — giacomo.campanile @ 11:13

San Filippo Neri i papi e i cardinali

https://www.radiospada.org/2020/05/i-papi-e-i-cardinali-di-san-filippo-neri/

Filippo Romolo Neri (Firenze, 21 luglio 1515 – Roma, 26 maggio 1595) fu un presbitero italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Fiorentino d’origine, si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, dove decise di dedicarsi alla propria missione evangelica in una città corrotta e pericolosa, tanto da ricevere l’appellativo di «secondo apostolo di Roma».

Radunò attorno a sé un gruppo di ragazzi di strada, avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche e facendoli divertire, cantando e giocando senza distinzioni tra maschi e femmine, in quello che sarebbe, in seguito, divenuto l’Oratorio, ritenuto e proclamato come vera e propria congregazione da papa Gregorio XIII nel 1575.

Per il suo carattere burlone, fu anche chiamato il «santo della gioia» o il «giullare di Dio».

Alla sua vita e ai suoi detti sono ispirati State buoni se potete, film del 1983 di Luigi Magni, un omonimo album del cantautore Angelo Branduardi.

San Filippo Neri ritratto Conca.jpg

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