5 Maggio 2016

IL SIGNORE E’ IL MIO PASTORE. SALMO 22

Filed under: Senza Categoria — giacomo.campanile @ 12:12
Il Signore è il mio pastore,
non manco di nulla
su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce

Rit. Mi rinfranca per il giusto cammino

per amore del suo nome ( 2 Volte)

Se dovessi camminare in una valle oscura

non temerei alcun male

il tuo bastone e il tuo vin castro mi danno sicurezza

Rit. Felicità e grazia mi saranno compagne

tutti i giorni della  mia vita. (2 Volte)

Per me prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici

cospargi d’olio il mio capo il mio calice trabocca

Abiterò nella casa del Signore

tutti i giorni della mia vita. ( 2 volte)

Tutto è vanità Testo e musica G.Campanile

Filed under: Senza Categoria — giacomo.campanile @ 11:21



Rit. Tutto è vanità,  4 volte
Mangiare, bere godere, 
tutto è dono di Dio
lo stolto cammina nel buio. 
Vivi il momento presente

Rit. Tutto è vanità 4 volte
C’è un tempo per  ridere 
c’è un tempo per piangere
c’è un tempo per vivere 
un tempo per morire

Rit. Tutto è vanità,  4 volte
Meglio la fine del principio 
gli uomini sono come le bestie. 
4 volte.

https://www.youtube.com/watch?v=lba71B2fuaM

Giacomo Campanile. Tutto è vanità

Do                     la-                        re-                       sol7

Rit. Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità.

Do                     la-                        re-                       sol7

Mangiare, bere godere, tutto è dono di Dio

lo stolto cammina nel buio.

Vivi il momento presente

Rit. Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità,

C’è un tempo per  ridere

c’è un tempo per piangere

c’è un tempo per vivere

un tempo per morire

Rit. Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità.

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

3 Maggio 2016

Tutto è vanità. Qoèlet Nell’Ecclesiaste ascoltiamo la voce scettica del cosiddetto “insegnante”. Egli osserva che vivere secondo gli insegnamenti del libro dei Proverbi non porta sempre a risultati positivi. A volte la vita è difficile, e supera ogni possibile spiegazione logica. Come possiamo vivere con questa tensione, e al contempo sforzarci di perseguire la saggezza? L’Ecclesiaste è il secondo dei Libri Sapienziali.

Filed under: Senza Categoria — giacomo.campanile @ 12:25

vanitàlode

Vanitas vanitatum et omnia vanitas (in italiano, “vanità delle vanità, tutto è vanità”) è una locuzione latina. La frase è tratta dalla versione in latino del Qohelet (o Ecclesiaste)

Il Libro dell’Ecclesiaste

Nell’Ecclesiaste ascoltiamo la voce scettica del cosiddetto “insegnante”. Egli osserva che vivere secondo gli insegnamenti del libro dei Proverbi non porta sempre a risultati positivi. A volte la vita è difficile, e supera ogni possibile spiegazione logica. Come possiamo vivere con questa tensione, e al contempo sforzarci di perseguire la saggezza? L’Ecclesiaste è il secondo dei Libri Sapienziali.

Angelo Branduardi – Vanità di vanità

Giacomo Campanile. Tutto è vanità

Papa Francesco: «Vanità, potere e soldi ci allontanano da Gesù»

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Michele Placido recita l’Ecclesiaste (Qoelet 3/4)

Tutto è vanità

Testo e musica G.Campanile

Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità.

Mangiare, bere godere, tutto è dono di Dio

lo stolto cammina nel buio.

Vivi il momento presente

Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità,

C’è un tempo per  ridere

c’è un tempo per piangere

c’è un tempo per vivere

un tempo per morire

Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità.

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

La Sacra Bibbia – CEI
L’Antico Testamento 

I Libri Poetici e Sapienziali

Qoèlet

Vanitas vanitatum et omnia vanitas (in italiano, “vanità delle vanità, tutto è vanità”) è una locuzione latina. Come Nihil sub sole novum, la frase è tratta dalla versione in latino del Qohelet (o Ecclesiaste), un libro sapienziale della Bibbia ebraica e cristiana – in cui ricorre per due volte.

Qoèlet – Capitolo 1.

1) Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re di Gerusalemme

Prologo

Vanità delle vanità, dice Qoèlet.

Vanità delle vanità: tutto è vanità.

Quale guadagno viene all’uomo

per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?

Canto di A.Branduardi

Vai cercando qua, vai cercando là,
ma quando la morte ti coglierà
che ti resterà delle tue voglie?
Vanità di vanità.
Sei felice, sei, dei pensieri tuoi,
godendo solo d’argento e d’oro,
alla fine che ti resterà?
Vanità di vanità.

Vai cercando qua, vai cercando là,
seguendo sempre felicità,
sano, allegro e senza affanni…
Vanità di vanità.

Se ora guardi allo specchio il tuo volto sereno
non immagini certo quel che un giorno sarà della tua vanità.

Tutto vanità, solo vanità,
vivete con gioia e semplicità,
state buoni se potete…
tutto il resto è vanità.

Tutto vanità, solo vanità,
lodate il Signore con umiltà,
a Lui date tutto l’amore,
nulla più vi mancherà….

Canto di Giacomo Campanile

Tutto vanità, solo vanità 4 volte

Mangiare bere gioire tutto è dono di Dio

lo stolto cammina nel buio

vivi il momento presente

RIT:

C’è un tempo per ridere

un tempo per piangere

un tempo per vivere

un tempo per muorire

Rit

Meglio la fine del principio

gli uomini sono come le bestie

13 Aprile 2016

Michelangelo: Giudizio Universale (Cappella Sistina). Aprile 2016

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 11:58

michelangelolode

Michelangelo: Giudizio Universale (Cappella Sistina)

Federico Zeri commenta il restauro della Cappella Sistina

Giudizio universale

Il Giudizio universale (1535-1541) è un affresco[1]di Michelangelo Buonarroti, realizzato tra il 1535 e il 1541 per decorare la parete dietro l’altare della Cappella Sistina (Musei Vaticani, Roma). Si tratta di una delle più grandiose rappresentazioni della parusia, ovvero dell’evento dell’ultima venuta alla fine dei tempi del Cristo per inaugurare il Regno di Dio, nonché di un capolavoro dell’arte occidentale in generale.

Il Giudizio universale segnò la fine di un’epoca e costituì uno spartiacque della storia dell’arte e del pensiero umano: all’uomo forte e sicuro dell’Umanesimo e del primo Rinascimento, che Michelangelo stesso aveva esaltato negli Ignudi della volta, subentra una visione caotica e angosciata che investe tanto i dannati quanto i beati, nella totale mancanza di certezze che rispecchia la deriva e le insicurezze della nuova epoca[2].. Fu commissionato da papa Paolo III Farnese

Il Giudizio universale (o Giudizio finale), secondo l’escatologia cristiana, è un avvenimento che si verificherà alla fine dei tempi, subito dopo la Seconda venuta di Cristo.

Secondo la teologia, infatti, il compimento delle storie di libertà vissute da ogni uomo comporta “il rendersi consapevoli della qualità etica di queste storie di fronte a Dio“. Inoltre “nella testimonianza biblica che Gesù sarà il giudice è contenuta la promessa che il giudizio di Dio sul male e su ogni colpa sarà un giudizio di grazia

La concezione che al termine della loro vita Dio giudicherà tutti gli uomini in base alle azioni da loro compiute e destinerà ciascuno al Paradiso oppure all’Inferno è comune a molte religioni e filosofie e in particolare a quelle presenti nel contesto culturale in cui è nato il cristianesimo: l’ebraismo, lo zoroastrismo, la religione egizia (cfr. psicostasia) e fra le filosofie il platonismo.[2] Nel cristianesimo questa dottrina fa riferimento ad una celebre parabola di Gesù (Matteo 25,31-46). In essa Gesù si identifica con il sofferente e il giudizio verte di volta in volta sulla compassione concretamente dimostrata e non sulla fede professata.

La chiesa latina (seguendo Cipriano e soprattutto Agostino d’Ippona) ha sottolineato la necessità di una giustizia equilibratrice. La giustizia di Dio, fu quindi contrapposta alla sua misericordia, in quanto essa obbligherebbe Dio a un certo comportamento (Anselmo d’Aosta). Perlomeno Dio “non può dimostrare grazia nello stesso modo ai malfattori e alle vittime” ed “è sperabile che rispetterà e ristabilirà la dignità di queste ultime”.[3]

Secondo i teologi alessandrini del III secolo ClementeOrigene e i loro numerosi sostenitori la misericordia di Dio deve prevalere e condurre a una riconciliazione universale (apocatastasi. Apocatastasi (greco: αποκατάστασις, apokatástasis) è un termine dai molteplici significati a seconda degli ambiti (principalmente religiosi e filosofici) in cui è usato. Letteralmente significa “ritorno allo stato originario”, “reintegrazione”). Questa dottrina fu sempre sperata nella storia della Chiesa e della teologia, in quanto “la teologia non possiede alcuna conoscenza, né alcuna competenza per decidere sulle possibilità che Dio ha di mutare positivamente le libere decisioni delle sue creature senza distruggerne la libertà”.[4] La riprende anche il teologo cattolico Hans Urs von Balthasar, che sottolinea come ad essa sembrano aderire alcuni fra i più famosi teologi cattolici, fra cui anche lo stesso Papa Benedetto XVI.

8 Marzo 2016

Angeli E Demoni (2009) FILM

Filed under: Senza Categoria — giacomo.campanile @ 10:55

Angeli E Demoni (2009)

Angeli E Demoni (2009) streaming

Attori: Un film di Ron Howard. Con Tom Hanks, Ewan McGregor, Ayelet Zurer, Stellan Skarsgård, Pierfrancesco Favino

Roma e il mondo sono in lutto per la morte del Santo Padre. Distrutto l’anello piscatorio, il camerlengo deve fare fronte al rapimento dei quattro cardinali favoriti alla successione pontificia e alla minaccia della distruzione della Città del Vaticano ad opera degli Illuminati, una confraternita venuta dal passato a rivendicare il primato della scienza sulla Chiesa e sullo Spirito. Riunito in Concistoro per eleggere il nuovo Papa, il collegio cardinalizio assolda Robert Langdon, docente di simbologia religiosa a Harvard. Nemico stimato della Chiesa, che non gli perdona la negazione dell’incarnazione del Verbo, il cavaliere accademico accetta l’investitura e parte alla volta della Capitale. Archiviati acredine e risentimento, il professore e gli uomini della Chiesa, armati di spirito e alabarda, collaboreranno alle indagini e alla risoluzione del mistero. Un mistero nascosto dentro le chiese e sotto le segrete della Città Eterna.

7 Marzo 2016

Joyful Noise – Armonie del cuore. Film 2012

Filed under: FILM,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 08:36

Dopo la morte del direttore del coro della chiesa di una piccola città in Georgia, Vi Rose, madre single di due ragazzi adolescenti, prende il controllo del coro. Ma la vedova del direttore G.G. Sparrow, che è anche la principale donatrice per la chiesa, crede che avrebbe dovuto essere lei a prendere il posto del marito. Grazie al direttore, il coro è giunto alle semifinali della competizione di “Joyful Noise”.

 

5 Marzo 2016

Fighting Temptations. Film 2003

Filed under: FILM,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 17:04

Tornato nella cittadina natale di Montecarlo, in Georgia, per rivendicare l’eredità della zia Sally, il pubblicitario newyorkese Darrin Hill (Cuba Gooding Jr.) scopre che, prima di poter incassare il denaro, dovrà esaudire l’ultimo desiderio dell’anziana parente: creare un coro gospel e condurlo al successo. Ma in città i potenziali cantanti scarseggiano e Darrin è sul punto di arrendersi e rientrare a New York quando incontra Lilly (Beyoncé Knowles), un’affascinante cantante che si esibisce nei nightclub, che vive con il nonno ed il figlioletto, ma che è malvista dalla comunità per il suo lavoro e per aver avuto un figlio senza essere sposata. Dopo un’iniziale diffidenza di lei ed il tentativo di screditarlo da parte di una

donna molto influente nella comunità, Darrin saprà conquistare il cuore della ragazza e far cambiare idea alle donne della cittadina sul conto di Lilly e porterà al successo il coro, come avrebbe voluto la zia.

24 Febbraio 2016

Unioni (IN)Civili – Sfatiamo i Luoghi Comuni

Filed under: OMOFOBIA,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 12:25
  1. Unioni (IN)Civili – Sfatiamo i Luoghi Comuni

Uomini sessuali checco zalone

Risposta a Matteo Saudino

 

Caro Matteo, ti posso fare una domandina? Ma tu hai letto il codice penale? E il ddl Zan, lo hai letto?
Se tu li avessi letti, avresti scoperto una cosa carina, e cioè che già oggi, con le leggi in vigore, “se tu insulti o picchi una persona per via del suo orientamento sessuale o per il suo genere o per la sua disabilità, devi subire una condanna pecuniaria o penale”. Anzi, applicando il già vigente art. 61 puoi ottenere pene aggravate per chi sia così stupido o pericoloso da aggredire qualcun altro perchè gay, o perchè non la pensa come lui.
Il ddl Zan dice che donna non è la persona con i cromosomi xx, ma anche un maschio che si sente donna. E a lui spettano quote rosa, gare sportive femminili, diritti delle donne.
Il ddl Zan dice che sarà punita la semplice istigazione alla discriminazione contro i diritti LGBTQ+, e siccome tra i diritti pretesi ci sono il matrimonio e i figli, chiunque farà propaganda contro il matrimonio gay o l’utero in affitto si beccherà da 2 a 6 anni di reclusione.
Il ddl Zan dice che, con la scusa della “giornata nazionale contro omofobia, bifobia, lesbofobia e transfobia” bisogna insegnare ai bambini fin dai 3 anni, l’ideologia gender.
Rispettiamo tutti, e non vogliamo che ci siano alcuni più uguali di altri.
Per conto mio ognuno faccia come gli pare, anche sul soffitto se gli piace. Ma se limitano la mia libertà di pensiero, e più ancora se cercano di legittimare indirettamente pratiche orrende come l’utero in affitto o peggio se cercano di andare nelle scuole a indottrinare i nostri figli, alla teoria gender. Non mi trovo d’accordo. Ciao Matteo

 

2 Febbraio 2016

La Candelora. Significato della Festa popolare. Gesù venne presentato al Tempio e offerto a Dio.FEBBRAIO 2016

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 10:52

candeloralode video 

La Candelora. Presentazione del Signore. febbraio 2014

Cantico di simeone 2011

Ora lascia. Cantico do Simeone. 2015

ORA LASCIA. CONCERTO MARINA DI MONTEMARCIANO 9AGOSTO1996

ORA LASCIA – CANTICO DI SIMEONE 2007

La Candelora. Significato della Festa popolare. Gesù venne presentato al Tempio e offerto a Dio.

Per partecipare alla lezione video di Religione, fai clic su questo link:

https://meet.google.com/xso-nfxz-uma

 

La candela è una sorgente luminosa tipicamente costituita da uno stoppino immerso in una colonna di combustibile solido (cera o olio), in genere un qualche tipo di materiale ceroso.

A 40 giorni dal Natale, Gesù venne presentato al Tempio e offerto a Dio. L’offerta era simbolica e per riscattare un bambino era necessario offrire un animale, perché fosse sacrificato nel Tempio. Solitamente l’offerta prescritta era un agnello ma, nel caso di famiglie modeste come quella di Gesù, era sufficiente un paio di colombe.

“portarono il Bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore”(Luca 2,21-24)

Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la presentazione al Tempio di Gesù Lc.2,22-39.

Popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti“, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi. Maria, in osservanza alla legge, si recò al Tempio di Gerusalemme, quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, per offrire il suo primogenito e compiere il rito legale della sua purificazione.

L’incontro del Signore con Simeone e Anna nel Tempio accentua l’aspetto sacrificale della celebrazione e la comunione personale di Maria col sacrificio di Cristo, poiché quaranta giorni dopo la sua divina maternità la profezia di Simeone le fa intravedere le prospettive della sua sofferenza: “Una spada ti trafiggerà l’anima“: Maria, grazie alla sua intima unione con la persona di Cristo, viene associata al sacrificio del Figlio.

Roma adottò la festività verso la metà del VII secolo; papa Sergio 1 (687-701) istituì la più antica delle processioni penitenziali romane, che partiva dalla chiesa di S. Adriano al Foro e si concludeva a S. Maria Maggiore.

Il rito della benedizione delle candele, di cui si ha testimonianza già nel X secolo, si ispira alle parole di Simeone: I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti“. Da questo significativo rito è derivato il nome popolare di festa della “Candelora”.

La denominazione di “Candelora” data popolarmente alla festa deriva dalla somiglianza del rito del Lucernare, di cui parla Egeria: “Si accendono tutte le lampade e i ceri, facendo così una luce grandissima” (Itinerarium 24, 4), con le antiche fiaccolate rituali che si facevano nei Lupercali (antichissima festività romana che si celebrava proprio a metà febbraio).
Il canto “Ora lascia” esprime in melodia il contenuto della festa, il Cristo è luce per illuminare le genti e gloria del popolo

LEGGI TUTTO L’ARTICOLO

La Presentazione di Gesù al Tempio è un affresco di Giotto, databile al 1303-1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. È compresa nelle Storie di Gesù del registro centrale superiore, nella parete destra guardando verso l’altare.

Risultato immagini per Giotto Cappella degli Scrovegni presentazione al tempio

La Presentazione di Gesù al Tempio è uno degli affreschi di Beato Angelico che decorano il convento di San Marco a Firenze. Misura 151×131 cm

Beato Angelico

PER DISEGNARE

22 Dicembre 2015

CHIESA E PECCATORI. LEZIONE 2016

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 11:04

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