Secondo il racconto biblico (vangeli e Atti degli Apostoli ) Gesù salì al cielo con il suo corpo, alla presenza dei suoi apostoli, per unirsi fisicamente al Padre, per non comparire più sulla Terra fino alla sua Seconda venuta (parusìa). I vangeli non si dilungano molto su tale episodio. Marco scrive:
« Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. » (Marco 16,19)
La festività dell’Ascensione è molto antica e viene attestata a partire dal IV secolo: Agostino la descrive come solennità diffusa già al suo tempo.
Durante il Concilio di Elvira (ca. 300-313) fu discussa la data in cui celebrare l’Ascensione, e fu deciso che non andasse commemorata né nel giorno di Pasqua, né in quello di Pentecoste. Poiché infatti secondo il racconto degli Atti degli Apostoli, l’ascensione di Gesù è avvenuta 40 giorni dopo la Pasqua, ogni anno i cristiani celebrano la festività dell’Ascensione generalmente in tale data. Poiché la Pasqua è una festa mobile, nel senso che la sua data varia di anno in anno, di conseguenza anche la data della festività dell’Ascensione varia.
L’Ascensione di Gesù al Cielo, è la grandiosa conclusione della permanenza visibile di Dio fra gli uomini, preludio della Pentecoste, inizia la storia della Chiesa e apre la diffusione del cristianesimo nel mondo.
L’immagine è del pittore umbro Pietro Perugino: Ascensione di Cristo.
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Questo è un articolo pubblicato sul giornale del 05/06/2011 – 0 letture – 0 commenti