1 Ottobre 2013

San Clemente I Romano Papa e martire. Basilica Romana. Lezione 2019

Filed under: Programma Religione — giacomo.campanile @ 11:25

Papa Clemente I, generalmente noto come Clemente Romano per distinguerlo dall’omonimo Alessandrino (Roma, … – Cherson, 23 novembre 100), è stato il 4º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 92 al 97. La Chiesa cattolica e quelle ortodosse lo venerano come santo. Delle sue opere si conoscono uno scritto autentico, la Lettera alla Chiesa di Corinto, e molti altri di dubbia attribuzione, come le Lettere di Clemente. ma, in Portogallo nel 1917.

Clemente, quarto vescovo di Roma dopo Pietro, Lino e Anacleto, è ricordato nel Canone Romano. La lettera da lui indirizzata ai Corinzi per ristabilire la concordia degli animi, appare come uno dei più antichi documenti dell’esercizio del primato. Lo scritto testimonia il Canone dei libri ispirati e dà preziose notizie sulla liturgia e sulla gerarchia ecclesiastica. Accenna anche alla gloriosa morte degli apostoli pietro e Paolo e dei protomartiri romani nella persecuzione di Nerone.

L’Epistola ai Corinti di Clemente Romano Papa, scritta nel 96 circa un documento di rilievo per lo studio dello sviluppo organizzazione della chiesa, delle nozioni di tradizione e di successione apostoli della posizione della chiesa di fronte allo stato. Essa ha una grande importanza anche per la questione del primato della chiesa romana di cui reca una prova storica del suo esercizio. Nella lettera si distingue nettamente tra gerarchia e laicato (40,5). I membri della chiesa sono chiamati: vescovi, presbiteri, diaconi. La loro funzione importante è la celebrazione della liturgia (44,4). Clemente i non esita a mettere in stretta relazione la chiesa con le Tre persone divine.

La basilica di San Clemente a Roma sorge nella valle tra l’Esquilino e il Celio, sulla direttrice che unisce il Colosseo al Laterano. Fu ricostruita nei primi anni del XII secolo da papa Pasquale II sulle fondamenta di una chiesa più antica, edificata sotto Costantino I (morto nel 337) o poco dopo.

Negli affreschi della basilica sono raffigurati alcuni miracoli attribuiti a Clemente.

L’albero della vita

 

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Altare papale e coro

Mitreo

La basilica che oggi vediamo è stata edificata nel XII secolo ed è collegata al convento domenicano. Il complesso riveste una grande importanza perché si trova al di sopra di antichi edifici interrati per due livelli di profondità, il più antico dei quali risale al I secolo d.C.; i due livelli al di sotto dell’attuale basilica sono stati riscoperti e portati alla luce dal 1857 grazie a padre Joseph Mullooly O.P., allora priore del convento. I tre livelli sono, dall’alto: (1) la basilica attuale, medioevale; (2) la basilica antica, in un edificio già dimora di un patrizio romano; (3) un insieme di costruzioni romane di epoca post-neroniana. Ad un quarto livello sotto i precedenti appartengono tracce di costruzioni romane più antiche.

Cappella di santa Caterina d’Alessandria

nel 1420 circa quella di Santa Caterina, nell’estremo sud-est. Masolino da Panicale, Annunciazione Tra il 1428 e il 1431, su commissione del cardinale Branda Castiglioni, titolare della basilica, Masolino da Panicale dipinse ad affresco nella cappella di Santa Caterina una Annunciazione, nei toni delicati del verde chiaro, del rosato e del giallo oro, con in alto, al centro, la figura del Dio Padre benedicente. Probabilmente l’affresco era stato impostato da Masaccio, morto improvvisamente a Roma nel 1428.

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