13 Dicembre 2012

Il pellegrinaggio cristiano. Lezione 2020-21

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 23:00
Crociate. L’espansione cristiana in Oriente e in Terrasanta

Mi sono innamorata di me stessa, di quello che è il mio passato, dei miei ricordi, dei miei errori, delle mie insicurezze e delle mie paure imparando a ridimensionarle, accorgendomi che non sono poi così grandi. Ho imparato che nonostante la fame squarciante dei primi giorni, nonostante il gonfiore alla caviglie, i tendini che si sfregano, nonostante tutte le vesciche, i crampi, la stanchezza muscolare, si può sempre andare avanti, passo dopo passo, accettando ogni imprevisto, e diventando più paziente. Ho imparato a lasciare andare il superfluo, buttando tutto ciò che poteva essere in più da peso al mio zaino, così come tutti quei pensieri e preoccupazioni che potevano essere da peso alla mia testa. Ho imparato a vivere ogni momento, che la felicità non sia la meta ma la strada, che la vita vada costruita volta per volta, che debba essere una ricerca costante di nuove risposte e mai in balia di aspettative.
Ho imparato che non serve molto per essere felici, quando hai con te un cambio, uno zaino, delle scarpe, e la fortuna di incontrare delle persone che come a te sorride il cuore.
Grazie cammino per avermi fatto rinascere e sentire così viva.☀️

BREVE VIDEO PELLEGRINAGGIO CRISTIANO

VIDEO FANTASTICO SUL SANTUARIO SAN MICHELE

MONTE SANT’ANGELO

Un pellegrinaggio (dal latino peregrinus, “straniero”) è un viaggio compiuto per devozione, ricerca spirituale, o penitenza, verso un luogo considerato sacro.

In tutte le grandi religioni storiche esistono indicazioni, forme, destinazioni e finalizzazioni, del pellegrinaggio.

L’Ebraismo antico prevedeva il pellegrinaggio al Tempio di Gerusalemme in occasione di tre feste: Pesach, Shavuot e Sukkot. In seguito alla distruzione del Secondo Tempio e alla conseguente dispersione del popolo ebraico, nella religione ebraica vennero a mancare gli spazi sacri dove effettuare i pellegrinaggi[5]. Dopo la costituzione dello stato di Israele avvenuta nel 1948, c’è stata una ripresa dei pellegrinaggi religiosi. Oggi la meta principale dei pellegrinaggi ebraici è costituita dal Muro Occidentale (meglio conosciuto come Muro del Pianto) nella Città Vecchia di Gerusalemme. Altre mete di pellegrinaggio per gli ebrei sono la Tomba dei Patriarchi, la Tomba di Rachele, la Tomba di Giuseppe

Un pellegrinaggio cristiano è una pratica religiosa svolta da fedeli cristiani verso luoghi di culto particolarmente significativi e santi.

Pellegrinaggio islamico.

Nei cinque pilastri dell’Islam è compreso il Hajj, il pellegrinaggio rituale, obbligatorio almeno una volta nella vita a Mecca per chi ne abbia le possibilità fisiche ed economiche.

Tra le devozioni del Buddhismo è presente il pellegrinaggio nei luoghi più importanti della vita di Gautama Buddha, e precisamente: Lumbinī, luogo di nascita; Bodhgayā, il luogo del Risveglio spirituale; Sārnāth, (anticamente: Isipathana), dove predicò il primo sermone; Kuśīnagar, luogo dove morì.

Uso metaforico del termine
Ogni viaggio, reale o metaforico, che implichi nessi con la memoria o la ricerca spirituale, può essere definito metaforicamente «pellegrinaggio».

I pellegrinaggi a piedi
Fino ad un secolo fa tutti i pellegrinaggi si svolgevano a piedi. Oggi solo alcuni hanno mantenuto questa modalità, i più famosi sono quelli di Santiago di Compostela in Spagna e quello di Częstochowa in Polonia. In questi luoghi i pellegrinaggi a piedi non si sono mai interrotti. In altri luoghi invece questo tipo di pellegrinaggio ha ripreso vigore dopo decenni o secoli come quello verso Loreto. Negli ultimi 30 anni i Pellegrinaggi a piedi sono in costante espansione sia come partecipanti alle singole iniziative, sia come numero delle iniziative stesse. Significativo in questo senso è il caso di Santiago di Compostela in cui il Cammino di Santiago ha ripreso un forte slancio negli ultimi 15 anni.

Ai pellegrinaggi verso Roma e la Terrasanta, instradati principalmente lungo un complesso fascio di itinerari noto con il nome di via Francigena, si affiancarono nel corso dell’XI secolo quelli (promossi dalla potente abbazia di Cluny) diretti verso la città di Santiago di Compostela in Galizia, dove sorge la tomba dell’apostolo Giacomo.

Pellegrini medievali

Pellegrino Burattino

IL PELLEGRINAGGIO COME METAFORA DI VITA / EVITARE L'ERRORE DI UNIFORMARSI A STEREOTIPI CHE OMOLOGANO LE DIVERSITA' E NE ANNIENTANO LE PECULIARITA' : LecceCronaca.it

Loreto

Il pellegrinaggio Macerata-Loreto diventa veglia. Diretta alle 21 su Tv2000

Professione di Fede - Video-pellegrinaggio a Roma

LA VIA ROMEA GERMANICA, di Giovanni Caselli - Forum dei pellegrini - Libreria Editrice Urso

LA VIA GERMANICA | Cammini d'Europa

Nel mondo cristiano sono esistite due forme di pellegrinaggio, in seguito collegate e fuse tra loro:

Il pellegrinaggio devozionale
Il pellegrinaggio penitenziale
Il primo esiste fin dall’epoca paleocristiana e faceva parte del processo di conversione: per liberarsi dalle ansie e dalle tensioni del mondo si partiva verso Gerusalemme, dove si viveva da “stranieri”, da “esuli” (secondo l’etimologia del termine “pellegrino”), magari fino al resto della propria vita. Un famoso esempio di pellegrinaggio devozionale fu quello fatto da sant’Elena, madre di Costantino I, nel IV secolo.

Il pellegrinaggio penitenziale, o espiatorio, invece ha origini più tarde, legate a tradizioni di origini insulari (anglosassoni e soprattutto irlandesi), dove si diffuse nell’alto medioevo per venire poi esportato nel continente europeo dai missionari nel VI e VII secolo. Esso era originariamente una forma di dura condanna verso una colpa molto grave (dall’omicidio all’incesto), nella quale incorrevano soprattutto gli ecclesiastici, non essendo essi sottomessi al diritto dei laici. Il reo era condannato a vagabondare in continuazione, per terre sconosciute e pericolose, vivendo nella povertà grazie solo alle elemosine, impossibilitato a stabilizzarsi altrove, lavorare e rifarsi una vita, in tutto simile alla vita fatta da Caino dopo l’omicidio di Abele (Genesi, 4, 12-14). Essi dovevano portare ben visibili i segni del loro peccato: giravano infatti nudi, scalzi e con ferri che ne cingevano i polsi e le gambe: non a caso in vari testi agiografici altomedievali ci sono passi in cui le catene si spezzano improvvisamente quale miracolo (piuttosto frequente) che segnalava la fine decisa da Dio della pena.

Le prime notizie di pellegrinaggi penitenziali diretti a una specifica meta risalgono all’VIII secolo. I pellegrini avevano anche alcuni segni non infamanti che li contraddistinguevano: il bastone (detto bordone), la schiavina (soprabito lungo e ruvido) la bisaccia in pelle per il denaro e il cibo (detta escarsela con termine provenzale), la pazienza (ossia un cordone in vita simile a quello dei frati), e i segni del santuario verso il quale si era diretti o dal quale si tornava, ben in vista sul copricapo o sul Sanrocchino (un mantello di tela cerata ispirato come forma a quello nell’iconografia di san Rocco). Sulla via del ritorno una palma, le chiavi di san Pietro o la conchiglia di san Giacomo rivelavano che il pellegrino era stato rispettivamente a Gerusalemme, Roma o Santiago di Compostela.[3]

Gli imperatori carolingi scoraggiavano tali pratiche per ragioni di ordine pubblico; nello stesso periodo i vescovi iniziarono a inviare questo particolare tipo di criminali direttamente al pontefice, affinché fosse lui a comminare la penitenza o a concedere un’assoluzione, anche se ciò causò talvolta conflitti tra alcuni vescovi e il pontefice: infatti i condannati, se pensavano di essere stati trattati con eccessiva durezza dal proprio vescovo preferivano migrare fino a Roma in cerca di pene meno severe, con un conflitto di competenza che all’epoca non era regolato da alcuna disciplina e che era segno della fatica di alcune diocesi di accettare la supremazia romana in maniera più che simbolica.

Con l’uso di andare a Roma dei pellegrini penitenziali, essi si sovrapposero ai pellegrini devozionali, che ivi visitavano le tombe e le reliquie degli apostoli Pietro e Paolo. Durante il medioevo le due forme di pellegrinaggio si sovrapposero fino a confondersi e uniformarsi: ogni pellegrino cercava l’espiazione di qualcosa.

Principali luoghi di pellegrinaggio

Nel mondo cattolico i pellegrinaggi per antonomasia sono quello a Gerusalemme, in Terra Santa, a Roma e a Santiago di Compostela; il termine pellegrino è usato a proposito solo per quest’ultima meta: il pellegrino diretto a Roma veniva chiamato in spagnolo romería, e anche nell’italiano antico il termine romeo indicava il pellegrino.

Nel mondo musulmano il pellegrinaggio per antonomasia è quello verso la Mecca, e tradizioni di pellegrinaggi esistono in molte altre culture e religioni: in India per esempio esistono un gran numero di luoghi sacri, che attirano fedeli dell’InduismoSikhismoBuddhismo e di altre religioni e sette. In Giappone esiste un tipo di pellegrinaggio detto junrei che consiste nel visitare un numero fisso e definito di templi in un ordine dato. L’esempio più popolare di questo tipo di pellegrinaggio è il pellegrinaggio henro sull’isola di Shikoku.

Le tre mete storiche dei pellegrinaggi sono: GerusalemmeTerra SantaRomaSantiago di Compostela e Canterbury. I due pellegrinaggi europei si sono svolti lungo percorsi che nel corso del tempo sono diventati celebri. I più famosi sono: il Camino francés per Santiago di Compostela e la via Francigena per Roma.

A questi tre pellegrinaggi si sono aggiunti quelli diretti ai vari Sacri Monti ed ai principali luoghi d’apparizione mariani: GuadalupeLourdesFatimaKibeho in Rwanda, Medjugorie. Oltre che a luoghi particolari legati alla Madonna come LeucaCzęstochowa e Loreto o luoghi legati a santi particolarmente importanti come Assisi e Croagh Patrick in Irlanda.

Nel mondo cattolico i pellegrinaggi per antonomasia sono quello a Gerusalemme e in Terra Santa, e quello verso Roma. L’importanza del pellegrinaggio a Roma è evidente nel fatto che in spagnolo il pellegrinaggio si chiama romería, e anche nell’italiano antico il termine romeo indicava il pellegrino. Nell’italiano medievale il pellegrino verso la Terrasanta aveva il nome di palmizio riservando il termine pellegrino per quello verso Santiago di Compostela.

Attualmente ogni stato cattolico è legato a un particolare pellegrinaggio: per l’Italia PadovaRomaAssisiLoreto; per la Spagna Santiago di Compostela e Garabandal; per la Polonia Częstochowa, per il Portogallo il Santuario di Nostra Signora di Fatima, il Santuario Alexandrina di Balazar, il Santuario di Cristo-Rei; per la FranciaLourdes; per il Messico la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, per l’Irlanda Croagh Patrick. Al di fuori dei paesi cattolici i pellegrinaggi principali sono quelli di Gerusalemme-Terra Santa e Medjugorie in Bosnia ed Erzegovina.

Nessun commento »

No comments yet.

RSS feed for comments on this post. TrackBack URI

Leave a comment

Powered by WordPress. Theme by H P Nadig