26 Giugno 2012

Lettera a una professoressa

Filed under: SCUOLA — giacomo.campanile @ 20:37

Lettera a una professoressa è un libro di don Lorenzo Milani È stato pubblicato nel 1967 e ha avuto una grandissima importanza nella storia della scuola italiana in quanto ne ha messo sotto accusa, con molta severità, le contraddizioni.

ecco le proposte:

Leggere i giornali tutti i giorni
• Ricerche e approfondimenti come metodo di studio
• I più grandi e esperti insegnano agli altri
• Laboratorio di scrittura collettiva
Il voto è discriminante perché “è ingiusto fare
parti uguali tra disuguali”
• Il voto monopolizza l’attenzione e l’interesse
degli studenti, facendoli studiare solo per la
valutazione, in una situazione di ansia e competizione
• Il voto dato non è uno strumento di lavoro e non
aiuta gli studenti a migliorare
La scuola è di classe: espelle i poveri
• I programmi sono sterili, vecchi e nozionistici
• La scuola è slegata dalla vita reale
• Ciò che si insegna a scuola non è utile ad
essere cittadini consapevoli

Riproduce e consolida le diseguaglianze
socioeconomiche e culturali presenti nella
società
• Impedisce la mobilità sociale, ovvero la
possibilità di migliorare la propria
condizione sociale
• Non fornisce i mezzi affinché studenti
diversi abbiano comunque successo a
scuola

Riproduce e consolida le diseguaglianze socioeconomiche e culturali presenti nella società• Impedisce la mobilità sociale, ovvero la possibilità di migliorare la propria condizione sociale• Non fornisce i mezzi affinché studenti diversi abbiano comunque successo a scuola

Riproduce e consolida le diseguaglianze

socioeconomiche e culturali presenti nella
società
• Impedisce la mobilità sociale, ovvero la
possibilità di migliorare la propria
condizione sociale
• Non fornisce i mezzi affinché studenti
diversi abbiano comunque successo a
scuola
Inadeguatezza delle strutture
• Atteggiamento rinunciatario dei docenti
• Sezioni divise per status sociale
• Accettazione della selezione come se fosse un
fatto naturale e non un prodotto sociale
“Perché l’eguaglianza non resti un sogno
proponiamo tre riforme:
I. Non bocciare
II. A quelli che sembrano cretini dargli la
scuola a tempo pieno
III. Agli svogliati dargli uno scopo”
La scuola è come un ospedale che cura i sani e respinge i malati

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