12 Agosto 2012

2. Voi sarete il mio popolo

Filed under: Voi sarete il mio popolo — giacomo.campanile @ 08:26

capitolo primo

Sviluppo della ecclesiologia

Anche se il trattato sulla teologia della chiesa è abbastanza tardivo (sec. XV), tuttavia negli scritti del NT (Nuovo Testamento) si nota che la coscienza della chiesa era già viva nella comunità primitiva.

All’epoca non mancarono diatribe interne alla comunità tra cristiani provenienza giudaica e cristiani di provenienza pagana, le chiesero un chiarimento sulla natura della disciplina e della dottrina ecclesiastica, portando un approfondimento del concetto di chiesa.

Il concilio di Gerusalemme (At 15,1-21) in effetti liberò la da ogni schema etnico culturale ed aprì il cristianesimo ad orizzonte universale. Si può dire che esso segna l’inizio di un cammino che vede la comunità cristiana impegnata a comprendere e a vivere, sempre più con chiarezza il mistero che si attua in essa, ove elementi dell’Antico Testamento confluiscono nella nuova esperienza compiutasi con Gesù di Nazareth. D’altra parte la comunità si apre sulla storia dell’umanità per annunciare e trasmettere l’evento salvifico in attesa del suo compimento escatologico, che in qualche modo è già presente e opera, ma non ancora ha raggiunto la sua perfezione. Da qui la tensione tra l’inaugurazione del tempo ultimo e l’attuazione definitiva della salvezza, che determina l’inserimento della chiesa fra gli uomini.

La comunità infatti vive e compie la sua missione nel mondo servendosi nelle esigenze e condizioni culturali della società, senza perdere tuttavia la propria identità salvifica e l’anelito verso il compimento trascendente.

Da queste situazioni nasce una storia della ecclesiologia, della consapevolezza con cui la chiesa ha vissuto e maturato il suo essere e agire per compiere la missione affidatale da Cristo. Non si tratta di una storia della chiesa, di ciò che la chiesa ha fatto, ma dell’analisi del pensiero o della coscienza della chiesa intorno alla sua natura e al suo mandato. Una coscienza sviluppatasi senza lotte e conflittualità, che descrivono il travaglio, alle volte e impervio, ma sempre benefico e fruttuoso per la crescita e la puntualizzazione del senso misterico e paradossale che la chiesa porta con sé e che ne dimostra in qualche modo l’inesauribilità e pertanto continua novità e vitalità.

Le tappe più significative che segnano tale cammino sono definite da eventi storici in cui la comunità si è trovata a vivere:

nei primi tre secoli la chiesa ha sentito in modo particolare l’impatto con la società pagana, con la quale ha dovuto confrontarsi e dalla quale anche difendersi, costruendo un senso della chiesa prevalentemente , apologetico, ma insieme si poneva la necessità di chiarire e precisare l’interno, i modi concreti di esprimere la propria liturgia, la morale e la fede, ponendo le linee basilari di una visione integrale della chiesa.

Con la libertà religiosa concessa dall’imperatore Costantino la chiesa ha avuto un periodo di espansione e di grande forza spirituale, soprattutto dopo il Concilio di Nicea 325 nel secolo d’oro della patristica, ove grandi pastori e maestri hanno approfondito la natura della chiesa, colta soprattutto in rapporto al mistero trinitario e cristologico subendo tuttavia l’influsso di un certo dominio imperiale.

Questo si farà sentire in modo potente nell‘epoca medioevale, sorge il concetto di una chiesa fortemente storicizzata, in cui l’aspetto politico e sociale si unisce a quello spirituale e sacramentale presentando una visione gerarchica e piramidale della chiesa.

Dopo la riforma protestante, (M.Lutero 1521) che ha sottolineato il primato della Scrittura e della fede, la chiesa si è vista costretta a chiarire la propria identità, dando molto spazio alla realtà visibile e sacramentale, come nel concilio di Trento 1564, e poi al primato romano nel concilio Vaticano I 1871, con il pericolo di sopravvalutare l’aspetto giuridico ed esteriore, senza tuttavia negare l’apertura verso il senso misterico e comunionale, che è sfociato con poderosi studi nel secolo XX e ha a avuto la sua massima espressione nel concilio Vaticano Il, in cui si assiste alla presentazione di una nuova immagine di chiesa.

Renzo Lavatori – Giacomo Campanile

VOI SARETE IL MIO POPOLO La chiesa alla luce del Vaticano Il

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