17 Ottobre 2011

Sant’ Ignazio di Antiochia

Filed under: articoli,SANTI — giacomo.campanile @ 08:05

immagine

Sant’Ignazio, vescovo e martire, discepolo di san Giovanni Apostolo, resse per secondo dopo san Pietro la Chiesa di Antiochia, muorì nel 107.

Terzo vescovo di Antiochia, in Siria, terza metropoli del mondo antico dopo Roma e Alessandria d’Egitto. Non era cittadino romano, convertendosi in età non più giovanissima. Mentre era vescovo ad Antiochia, l’Imperatore Traiano dette inizio alla sua persecuzione. Arrestato e condannato, Ignazio fu condotto, in catene, da Antiochia a Roma dove si allestivano feste in onore dell’Imperatore e i cristiani dovevano servire da spettacolo, nel circo, sbranati dalle belve. Durante il viaggio da Antiochia a Roma, Ignazio scrisse sette lettere, in cui raccomandava di guardarsi dagli errori degli Gnostici, di mantenere l’unità della Chiesa. Di un’altra cosa poi si raccomandava, soprattutto ai cristiani di Roma: di non intervenire in suo favore e di non salvarlo dal martirio. Nell’anno 107 fu dunque sbranato dalle belve verso le quali dimostrò grande tenerezza. «Accarezzatele ” scriveva ” affinché siano la mia tomba e non faccian restare nulla del mio corpo, e i miei funerali non siano a carico di nessuno»

Le sue lettere esprimono calde parole d’amore a Cristo e alla Chiesa. Appaiono per la prima volta le espressioni “Chiesa cattolica” e “Cristianesimo”, che sono ritenuti neologismi creati da lui. Le Lettere di Ignazio sono una finestra aperta per conoscere le condizioni e la vita della chiesa del suo tempo. In particolare appare per la prima volta nelle sue lettere la concezione tripartita del ministero cristiano: vescovo, presbiteri, diaconi. Altro tema significativo è la confessione della vera umanità di Cristo contro i docetisti, i quali sostenevano che l’incarnazione del Figlio di Dio fosse stata solo apparente.

6 Ottobre 2011

Festa di San Francesco d’Assisi Patrono d’Italia

Filed under: articoli,MONTALE,SANTI — giacomo.campanile @ 09:14
immagineFrancesco nacque ad Assisi nel 1181, nel pieno del fermento dell’età comunale. Figlio di mercante, da giovane aspirava a entrare nella cerchia della piccola nobiltà cittadina.

Di qui la partecipazione alla guerra contro Perugia e il tentativo di avviarsi verso la Puglia per partecipare alla crociata. Il suo viaggio, tuttavia, fu interrotto da una voce divina che lo invitò a ricostruire la Chiesa. E Francesco obbedì: abbandonati la famiglia e gli amici, condusse per alcuni anni una vita di penitenza e solitudine in totale povertà. Nel 1209, in seguito a nuova ispirazione, iniziò a predicare il Vangelo nelle città mentre si univano a lui i primi discepoli insieme ai quali si recò a Roma per avere dal Papa l’approvazione della sua scelta di vita. Dal 1210 al 1224 peregrinò per le strade e le piazze d’Italia e dovunque accorrevano a lui folle numerose e schiere di discepoli che egli chiamava frati, fratelli. Accolse poi la giovane Chiara che diede inizio al secondo ordine francescano, e fondò un terzo ordine per quanti desideravano vivere da penitenti, con regole adatte per i laici. Morì nella notte tra il 3 e il 4 ottobre del 1228. Francesco è una delle grandi figure dell’umanità che parla a ogni generazione. Il suo fascino deriva dal grande amore per Gesù di cui, per primo, ricevette le stimmate, segno dell’amore di Cristo per gli uomini e per l’intera creazione di Dio.

Scrisse il “Cantico delle creature” primo capolavoro della letteratura italiana.

PER L’OTTIMO RACCONTA UN EPISODIO DELLA VITA DI S.FRANCESCO CHE TI HA COLPITO.

1 Luglio 2011

Sacro Cuore di Gesù

Filed under: articoli,Religione,SANTI — giacomo.campanile @ 13:37

immagine

Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, mite e umile di cuore, è divenuto fonte di vita e di amore.

Al Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa Cattolica, rende un culto di “latria” (adorazione solo a Dio, Gesù Cristo, l’Eucaristia), intendendo così onorare: I – il Cuore di Gesù Cristo, uno degli organi simboleggianti la sua umanità, che per l’intima unione con la Divinità, ha diritto all’adorazione; II – l’amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo il Suo Cuore.
Questa devozione già praticata nell’antichità cristiana e nel Medioevo, si diffuse nel secolo XVII ad opera di S. Giovanni Eudes (1601-1680) e soprattutto di S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690). La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia, probabilmente nel 1685.
Santa Margherita Maria Alacoque, suora francese, entrò il 20 giugno 1671 nel convento delle Visitandine di Paray-le-Monial (Saone-et-Loire), visse con grande semplicità e misticismo la sua esperienza di religiosa e morì il 17 ottobre 1690 ad appena 43 anni.

Attualmente la festa del Sacro Cuore di Gesù viene celebrata il venerdì dopo la solennità del Corpus Domini, visto che detta ricorrenza è stata spostata alla domenica; il sabato che segue è dedicato al Cuore Immacolato di Maria, quale segno di comune devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, inscindibili per il grande amore donato all’umanità.

http://www.vivereroma.org/index.php?page=articolo&articolo_id=303356

21 Giugno 2011

San Luigi Gonzaga

Filed under: articoli,Religione,SANTI — giacomo.campanile @ 11:41
immagineLuigi Gonzaga, religioso, che, nato da stirpe di principi, lasciato al fratello il principato, si unì a Roma alla Compagnia di Gesù, ma, logorato nel fisico dall’assistenza da lui data agli appestati, andò ancor giovane incontro alla morte.
A 10 anni Luigi aveva deciso che la sua strada era un’altra: quella che attraverso l’umiltà e una vita dedicata al prossimo l’avrebbe condotto a Dio. A 12 anni ricevette la prima comunione da san Carlo Borromeo, in visita a Brescia. Decise poi di entrare nella compagnia di Gesù e per riuscirci dovette sostenere due anni di lotte contro il padre. Libero ormai di seguire Cristo, rinunciò al titolo e all’eredità ed entrò nel Collegio romano dei gesuiti, dedicandosi agli umili e agli ammalati, distinguendosi soprattutto durante l’epidemia di peste che colpì Roma nel 1590. In quell’occasione, trasportando sulle spalle un moribondo, rimase contagiato e morì. Era il 1591, aveva solo 23 anni.

5 Giugno 2011

Santa Giovanna d’Arco. Le chiese di Parigi

Filed under: articoli,Religione,SANTI — giacomo.campanile @ 17:36

 

immagine

Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose, secondo il quale avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un’armata e, incoraggiando le truppe con la sua ispirata presenza, riuscì a liberare Orleans.

Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, Giovanna non potè condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; fu dapprima ferita alle porte di Parigi e nel 1430, mentre marciava verso Compiegne, fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi. Portata a Rouen davanti a un tribunale di ecclesiastici, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed arsa viva. Fu riabilitata nel 1456. Nel 1920 Benedetto XV la proclamava santa.

di Giacomo Campanile
redazione@vivereroma.org

Questo è un articolo pubblicato sul giornale del 30/05/201145 letture – 0 commenti

Le chiese di Parigi

Sainte-Chapelle

La Sainte-Chapelle,  situata a Parigi, nell’Île de la Cité, è uno dei più importanti monumenti dell’architettura gotica.

Cattedrale di Notre-Dame

La cattedrale metropolitana di Nostra Signora, è il principale luogo di culto cattolico di Parigi, cattedrale dell’arcidiocesi di Parigi, il cui arcivescovo metropolita è anche primate di Francia.

Basilica del Sacro Cuore

La basilica si trova sopra Montmartre (Monte dei Martiri), all’interno dell’area urbana del XVIII arrondissement di Parigi, a nord del centro della città. Fino al 1873, anno dell’inizio della costruzione del Sacré-Coeur, l’area non era altro che un piccolo villaggio.

Religione e Francia

La Francia è un paese laico e la libertà di religione è un diritto costituzionale. Vi è una rigorosa separazione tra Chiesa e Stato e la vita pubblica è mantenuta completamente laica.

Il cattolicesimo è la religione predominante da più di un millennio, anche se oggi non è praticata attivamente come un tempo. Tra i 47.000 edifici religiosi che si possono trovare in Francia, il 94% sono cattolici. Mentre nel 1965 l’81% dei francesi si dichiarava cattolico, nel 2009 questa percentuale era scesa al 64%. Inoltre, mentre il 27% dei francesi nel 1952 si recava alle funzioni religiose almeno una volta alla settimana, questo dato era solo del 5% nel 2006. La stessa indagine ha rilevato che i protestanti rappresentano il 3% della popolazione, con un aumento rispetto alle rilevazioni precedenti, e il 5% aderisce ad altre religioni, con il restante 28% che afferma di essere ateo.Il protestantesimo evangelico sembra essere la religione in più rapida crescita del paese.

La rivoluzione francese ha comportato un cambiamento radicale nello status della Chiesa cattolica per via di una brutale campagna di scristianizzazione. Dopo il susseguirsi di governi monarchici cattolici e governi repubblicani laici nel corso del XIX secolo, nel 1905 è stata promossa la legge che sanciva la laicità dello Stato e la sua separazione dalle Chiese.

Secondo un sondaggio del gennaio 2007,solo il 10% di chi si è dichiarato cattolico frequenta regolarmente le funzioni religiose. Il sondaggio ha mostrato anche[38] che il 51% degli intervistati si identificava come cattolico, il 31% come agnostico o ateo (un altro sondaggio[39] stima la percentuale di atei pari al 27%), il 10% appartenente ad altre religioni o senza opinione, il 4% come musulmano, il 3% come protestanti, l’1% buddisti e l’1% come ebreo. Un altro sondaggio del dicembre 2006 afferma che solo il 27% dei francesi crede nell’esistenza di un qualche dio, contro un 32% di agnostici e un altro 32% di atei. Nel frattempo, una stima indipendente dal politologo Pierre Bréchon del 2009 ha concluso che la percentuale dei cattolici era scesa al 42%, mentre il numero di atei e agnostici era salito al 50%.

Incendio a Notre Dame, spento l’incendio. La cattedrale ha resistito. I 77 minuti che l’hanno ferita
Alle 19:50 il primo allarme, alle 20:07 il crollo del tetto risalente al tredicesimo secolo, «la foresta»: in 850 anni di esistenza Notre Dame non era mai stata colpita da un incendio, quello di ieri, in 77 minuti, quasi non le ha lasciato scampo

Incendio cattedrale Notre Dame a Parigi: i video del rogo. Brucia il monumento simbolo

Segno apocalittico! Notre-Dame in fiamme, la profezia de La Salette: “Parigi sarà bruciata”

Risultati immagini per notre dame de paris

Risultati immagini per notre dame de paris

Risultati immagini per notre dame de paris

Risultati immagini per notre dame de paris

Risultati immagini per notre dame de paris

Immagine correlata

Immagine correlata

Santa Rita da Cascia

Filed under: articoli,Religione,SANTI — giacomo.campanile @ 17:34

Santa Rita da Cascia

immagineSanta Rita, religiosa, che, sposata con un uomo violento, sopportò con pazienza i suoi maltrattamenti, riconciliandolo infine con Dio; in seguito, rimasta priva del marito e dei figli, entrò nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia in Umbria, offrendo a tutti un sublime esempio di pazienza e di compunzione. 

Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457), monaca agostiniana nella regione di Cascia (PG), fu proclamata santa da papa Leone XIII nel 1900. Rita si ritirò nel locale monastero delle Agostiniane di Santa Maria Maddalena. Qui condusse una santa vita con una particolare spiritualità in cui veniva privilegiata la Passione di Cristo. Durante un’estasi ricevette una speciale stigmata sulla fronte, che le rimase fino alla morte. La sua esistenza di moglie di madre cristiana, segnata dal dolore e dalle miserie umane, è ancora oggi un esempio

di Giacomo Campanile
redazione@vivereroma.org

Questo è un articolo pubblicato sul giornale del 21/05/2011211 letture – 0 commenti

11 Febbraio 2011

Beata Vergine Maria di Lourdes

Filed under: articoli,Religione,SANTI — giacomo.campanile @ 12:15

Beata Vergine Maria di Lourdes. Religione e devozione popolare.

Beata Vergine Maria di Lourdes


Per partecipare alla lezione video di Religione, fai clic su questo link:
https://meet.google.com/xso-nfxz-uma

È l’ora che pia. Inno di Lourdes

Apparizione e miracolo dell’acqua video

Le impressioni a caldo dopo il bagno a Lourdes di Daniele Bossari

Collevalenza, la Piccola Lourdes di Madre Speranza

Risultato immagini per segreti di lourdes con frasi

IN CHE ANNO CI FURONO LE APPARIZIONI DI LOURDES?

CHI ERA Maria Bernarda Soubirous?

Risultato immagini per Maria Bernarda Soubirous

Maria Bernarda Soubirous, ebbe le apparizioni della Vergine Maria (11 febbraio – 16 luglio 1858) alla grotta di Massabielle.

Lourdes accoglie ogni anno 5 milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Il messaggio di Lourdes consiste nel richiamo alla conversione, alla preghiera, alla carità.

la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni di una “bella Signora” in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle.

La giovane affermò: « Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi »La Signora aveva l’aspetto di una giovane di sedici o diciassette anni. Dal braccio le pendeva un grande rosario dai grani bianchi, legati da una catenella d’oro.

La Vergine sorride al gesto di Bernadette e non dice nulla. Il 18 febbraio, finalmente, la Signora parla. “Non vi prometto di farvi felice in questo mondo – le dice – , ma nell’altro. Volete farmi la cortesia di venire qui per quindici giorni?”. La Signora, quindi, confida a Bernadette tre segreti che la giovane deve tenere per sé e non rivelare mai a nessuno. Nell’apparizione del 24 febbraio la Madonna ripete per tre volte la parola “Penitenza”. Ed esorta: “Pregate per i peccatori”.

Il giorno seguente, la Signora dice a Bernadette di andare alla fonte a lavarsi e a bere. Ma non c’erano fonti in quel luogo, né sorgenti. La Signora allora indica un punto esatto. Bernadette vi si reca e poiché non vede l’acqua comincia a scavare con le sue mani, impiastricciandosi la faccia e mangiando fili d’erba… Da quella piccola buca scavata nella terra dalle mani di Bernadette, cominciava a scorrere acqua in abbondanza. Un cieco si bagnò gli occhi con quell’acqua e riacquistò la vista all’istante.

Da allora la sorgente non ha mai cessato di sgorgare. E’ l’acqua di Lourdes, che prodigiosamente guarisce ancora oggi ogni sorta di mali, spirituali e fisici, e senza minimamente diffondere il contagio delle migliaia di malati immersi nelle piscine.

Ma un fatto ancora più eclatante doveva verificarsi, dopo il miracolo della sorgente, per avvalorare come soprannaturali le apparizioni di Massabielle. La Signora aveva chiesto a Bernadette che i sacerdoti si portassero lì in processione e che si costruisse una cappella. L’abate Peyramale, però, parroco di Lourdes, non ne voleva sapere e chiese perciò a Bernadette un segno irrefutabile: qual era il nome della bella Signora che le appariva alla grotta?

Nell’apparizione del 25 marzo 1858, la Signora rivelo il suo nome. Alla domanda di Bernadette, nel dialetto locale rispose: “Que soy era Immaculada Councepciou…” (Io sono l’Immacolata Concezione). Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l’Immacolata Concezione di Maria un dogma, ma questo Bernadette non poteva saperlo.

Il riconoscimento ufficiale delle apparizioni può procedere speditamente, fino alla lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale. Si calcola che oltre settecento milioni di persone abbiano visitato Lourdes.

Ricordo che Alexis Carrel premio nobel per la medicina del 1912 accompagnò una sua paziente terminale a Lourdes che guarì sotto i suoi occhi. Carrel era ateo. Ci mise tre anni a riconoscere nel fatto un miracolo e a convertirsi.

redazione@vivereroma.org

Risultato immagini per segreti di lourdes con frasi

Risultato immagini per Beata Vergine Maria di Lourdes

Risultato immagini per segreti di lourdes con frasi

10 Febbraio 2011

Il santo del giorno: Santa Scolastica

Filed under: articoli,MONACHESIMO,Religione,SANTI — giacomo.campanile @ 12:17
immagine
Santa Scolastica (Norcia, 480 – Piumarola frazione di Villa Santa Lucia, 547) è stata una religiosa italiana. Venerata come santa vergine dalla Chiesa Cattolica, dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa anglicana, è la fondatrice e patrona dell’ordine cattolico delle benedettine.
RISPONDETE PER L’OTTIMO
CHI ERA SANTA SCOLASTICA?
DOVE FU SEPPELLITA?
Sorella (forse gemella) di Benedetto da Norcia, si consacrò a Dio giovanissima e fu sempre vicina al fratello: prima a Subiaco, poi a Cassino, dove fondò un monastero ai piedi del monte. Della sua vita si conoscono solo poche vicende agiografiche narrate nel secondo Libro dei Dialoghi di papa Gregorio Magno.
I due fratelli si incontravano una volta all’anno in una casa a metà strada tra i due monasteri. Gregorio racconta che in uno di questi incontri, poco prima della sua morte, Scolastica chiese al fratello di protrarre il colloquio spirituale fino al mattino seguente, ma Benedetto si oppose per non infrangere la regola. Allora Scolastica implorò il Signore di non far partire il fratello e subito scoppiò un violento temporale che costrinse Benedetto a rimanere tutta la notte. Gregorio conclude la narrazione dell’episodio affermando: «Poté di più, colei che più amò».
Ancora Gregorio narra che Benedetto, avuta notizia della morte della sorella “da un segno divino”, la seppellì nella tomba dove anch’egli fu sepolto, poco più tardi: «come la mente loro sempre era stata unita in Dio, nel medesimo modo li corpi furono congiunti in uno stesso sepolcro».
Le reliquie di Scolastica e Benedetto sono conservate sotto l’altare maggiore della basilica di Montecassino.
di Giacomo Campanile
redazione@vivereroma.org
Questo è un Articolo pubblicato sul giornale del 10/02/2011

3 Febbraio 2011

San Biagio Vescovo e martire

Filed under: articoli,Religione,SANTI — giacomo.campanile @ 20:19
immagine
Il martire Biagio è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della “pax” costantiniana. Il suo martirio, avvenuto intorno al 316, è perciò spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l’occidentale Costantino e l’orientale Licinio.

Era medico e venne nominato vescovo della sua città. A causa della sua fede venne imprigionato dai Romani, durante il processo rifiutò di rinnegare la fede cristiana; per punizione fu straziato con i pettini di ferro, che si usano per cardare la lana. Morì decapitato. Nell’VIII secolo alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui è patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio. Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana – in provincia di Latina, Imperia, Treviso, Agrigento, Frosinone e Chieti – e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo.

I fedeli si rivolgono a san Biagio, nella sua qualità di medico, anche per la cura dei mali fisici e in particolare per la guarigione dalle malattie della gola: è tra i quattordici santi ausiliatori. Durante la sua celebrazione liturgica, in molte chiese i sacerdoti benedicono le gole dei fedeli accostando ad esse due candele; per questo è anche patrono degli specialisti otorinolaringoiatri. È anche protettore dei cardatori di lana, degli animali e delle attività agricole.

di Giacomo Campanile
redazione@vivereroma.org

Questo è un Articolo pubblicato sul giornale del 03/02/2011200 letture

http://www.vivereroma.org/index.php?page=articolo&articolo_id=280314

1 Febbraio 2011

Il santo del giorno: Giovanni Bosco

Filed under: articoli,Religione,SANTI — giacomo.campanile @ 11:26
immagine
Grande apostolo dei giovani, fu loro padre e guida per tantissimi giovani con il metodo della persuasione, della religiosità autentica, dell’amore teso sempre a prevenire anziché a reprimere.

Sul modello di san Francesco di Sales e di san Filippo Neri il suo metodo educativo e apostolico si ispira ad un umanesimo cristiano che attinge motivazioni ed energie alle fonti della sapienza evangelica. Fondò i Salesiani, la Pia Unione dei cooperatori salesiani.

Tra i più bei frutti della sua pedagogia, san Domenico Savio, quindicenne, che aveva capito la sua lezione: “Noi, qui, alla scuola di Don Bosco, facciamo consistere la santità nello stare molto allegri e nell’adempimento perfetto dei nostri doveri”. Giovanni Bosco fu proclamato Santo alla chiusura dell’anno della Redenzione, il giorno di Pasqua del 1934. Il 31 gennaio 1Giovanni Paolo II lo dichiarò Padre e Maestro della gioventù, “stabilendo che con tale titolo egli sia onorato e invocato, specialmente da quanti si riconoscono suoi figli spirituali”.

Morì a Torino, 31 gennaio 1888

DALLE “LETTERE” DI SAN GIOVANNI BOSCO
Ricordatevi che l’educazione è cosa del cuore, e che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l’arte, e non ce ne mette in mano le chiavi.
Studiamoci di farci amare, di insinuare il sentimento del dovere, del santo timore di Dio, e vedremo con mirabile facilità aprirsi le porte di tanti cuori e unirsi a noi per cantare le lodi e le benedizioni di colui, che volle farsi nostro modello, nostra via, nostro esempio in tutto, ma particolarmente nell’educazione della gioventù.

di Giacomo Campanile
redazione@vivereroma.org

Questo è un Articolo pubblicato sul giornale del 31/01/2011

http://www.vivereitalia.eu/index.php?page=articolo&articolo_id=279862

« Pagina precedentePagina successiva »
Powered by WordPress. Theme by H P Nadig